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Scandicci, contestato il cantante Simone Cristicchi al teatro Aurora

Il cantante stava tenendo uno spettacolo in memoria delle vittime delle Foibe. Poi una cinquantina di persone è entrata dentro il teatro

Spettacolo con sorpresa ieri sera all'apertura della rassegna dal vivo AuroradiSera. Una maxi contestazione contro Simone Cristicchi e il suo “Magazzino 18”, spettacolo dedicato alle storie degli italiani d'Istria, Fiume e della Dalmazia. “Magazzino 18” era il luogo dove venivano lasciati tutti gli averi in deposito in attesa di tornare dall'inizio dell'esodo istriano. Uno spettacolo basato su racconti di uomini e donne estranei in Jugoslavia.

Prima che le luci si spegnessero in sala, e il sipario si aprisse, un gruppo di una cinquantina persone è riuscita ad entrare in teatro e srotolare uno striscione di protesta:“La Storia non è una fiction, non dimentichiamo tutto”. 

Il pubblico presente ha però risposto invitando gli occupanti ad andarsene per lasciare che lo spettacolo iniziasse. La situazione si è però aggravata tanto da allertare il 112. Sul posto sono arrivate alcune volanti della caserma dei  carabinieri di Scandicci, ma gli occupanti erano già andati via.

Finita la contestazione, l'attore ha comunque deciso di andare in scena. Gli uomini dell'Arma sono rimasti fuori del teatro fino alla fine dello spettacolo temendo un possibile ritorno dei manifestanti, che non è avvenuto.

Uno spettacolo che ha messo in scena una delle pagine più dolorose della nostra storia. Una pièce per non dimenticare che al porto di Trieste c'era un magazzino dove venivano lasciati tutti gli averi in deposito delle persone che, con il trattato di pace del 1947, decidevano di restare a vivere in Italia. Un mosaico di piccole testimonianze quotidiane, di gente che lasciava casa, averi e luoghi cari con la speranza di poterli un giorno rivedere.

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