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Casa della Salute di Scandicci, Marroni: "Non ci sono incompatibilità"

Presentata dal gruppo consiliare di Fratelli d'Italia un'interrogazione sulla presenza di Alliance Heatlhcare Italia in Farmanet, società per azioni di proprietà del Comune di Scandicci

“Non ci sono incompatibilità” questa è la risposta dell'assessore regionale alla Sanità Luigi Marroni all'interrogazione che il gruppo di Fratelli d'Italia ha presentato riguardo alla Casa della Salute di Scandicci e della presenza di Alliance Healthcare Italia in Farmanet, società mista del Comune.

“La Casa della Salute di Scandicci - afferma l'assessore Marroni rispondendo all'interrogazione - rappresenta un caso emblematico di struttura che non grava sul bilancio regionale. Al di fuori della linea di finanziamento ministeriale del 2009, non ci sono finanziamenti aggiuntivi”.

Nella sua risposta l'assessore sottolinea come la Casa della Salute di Scandicci, come spesa corrente, grava economicamente sulle spalle dei medici di famiglia che ne parte, a partire dalla locazione per 48 mila euro l'anno. I medici che lavorano all'interno della Casa Salute non sono stati 'scelti', ma si sono offerti di partecipare al progetto. Infine per quanto riguarda il finanziamento ministeriale di 333 mila 439 euro è stato così ripartito 306 mila 764 euro per le spese di start up e 26 mila 675 euro per le spese generali di attivazione del progetto.

La preoccupazione che ha dato vita all'interrogazione del gruppo di Fratelli d'Italia è che la presenza di Alliance Healthcare Italia in Farmanet possa influire in qualche modo nella prescrizione dei farmaci da parte dei medici titolari del progetto.

L'assessore Marroni in merito a ciò ha rilevato che “Alliance Healthcare Italia e Farmanet non hanno avuto alcun ruolo nella definizione, costruzione e conduzione della Casa della Salute. Non hanno rappresentato alcun elemento di interferenza, né conflitto” e che “non si ravvisa alcuna violazione dell’Accordo collettivo nazionale di medicina generale”.

Una risposta che però è stata giudicata “non soddisfacente” dal consigliere Marina Staccioli. “La multinazionale Alliance Healthcare ha per oggetto sociale la produzione e la distribuzione di specialità medicinali, prodotti farmaceutici e presidi medico-chirurgici – ha osservato Marina Staccioli –. A nostro parere quanto previsto dall’Accordo collettivo nazionale di medicina generale sulle incompatibilità non è stato rispettato”.

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