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Coronavirus, Nardella "furioso": scende in strada, "caccia" ai "disertori" / VIDEO

Nardella sbotta in San Jacopino: "In tre per fare benzina!"

Ieri il sindaco Dario Nardella, dopo aver concluso l'isolamento, è uscito insieme agli agenti della polizia municipale per controllare il rispetto delle norme del governo in merito all'emergenza coronavirus. Verifiche simili a quanto fatto qualche giorno fa dall'omologo Antonio Decaro a Bari. Il primo cittadino di Firenze ha sgridato più di un fiorentino "disertore" del mantra "restiamo in casa".  Finiti i 14 giorni di quarantena, Nardella ha voluto toccare con mano la situazione in città. E il verdetto è agrodolce: i comportamenti necessari per il rispetto delle regole fissate dal governo per contenere il contagio del coronavirus sono migliorati, dice, tuttavia "ancora non siamo al punto ottimale, possiamo fare meglio".

Un punto vivo, su cui si scalda: "Ci sono ancora troppe persone in giro senza motivo, prive di autocertificazioni. In certi casi li abbiamo sanzionati". Elenca le infrazioni di cui è stato testimone diretto (in tre a fare benzina, famiglie al supermercato, compagnie di anziani sulle panchine) e aggiunge: "Se le mettiamo insieme, moltiplicandole per mille, il contagio aumenta" perché "c'è una sottovalutazione del problema".

Nel suo resoconto, poi, passa "alle grandi file davanti ai supermercati", e insiste: ci sono anche "i negozi di alimentari" e comunque "evitate di fare la spesa troppe volte a settimana: i direttori mi hanno raccontato di clienti che vanno due volte al giorno", ma così sono "solo scuse per farsi una passeggiata". Bene al parco delle Cascine dove "il controllo capillare" funziona: "Non abbiamo visto nessuno circolare". Però, a proposito di verde pubblico, domani (oggi per chi legge, ndr) è sabato "e nel weekend, come è già successo, le persone si lasciano andare: cercano la passeggiata, la sgambata in bici".

Da qui "l'invito quanto mai netto e pressante" ai cittadini: "Non approfittate del fine settimina e del bel tempo, se ci sarà, per andare fuori senza motivo. Riducete al massimo le uscite, anche la passeggiata", che comunque è da fare "soli rimanendo vicini alle case". Certo, conclude, "c'è un pò stress, di pressione psicologica a stare in casa, ma pensiamo ai nostri infermieri e medici che rischiano di morire, come è successo, a chi sta male o a chi è stato contagiato per l'irresponsabilità di qualcuno".  Copyright 2020 Citynews

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