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Funerale di Narciso Parigi: ultimo saluto al padre del labaro viola / VIDEO - FOTO

"Il tuo inno verrà tramandato per generazioni, il tuo ricordo sarà vivo per sempre"

Ultimo saluto nel pomeriggio a Narciso Parigi, il padre dell'Inno della Viola. Fuori dalla chiesa di Santissima Annunziata uno striscione: "Il tuo inno verrà tramandato per generazioni, il tuo ricordo sarà vivo per sempre. Ciao Narciso". Un abbraccio caldo e contenuto in chiesa per il 92enne che si è spento nel weekend all'interno della sua casa. Presenti autorità cittadine, vertici della Fiorentina e il regista Leonardo Pieraccioni.  

LA STORIA
Esponente di spicco della scuola degli stornellatori toscani, a cavallo degli anni quaranta e cinquanta, è stato uno degli interpreti più amati dal pubblico radiofonico e da quello fiorentino. Ha debuttato a Radio Firenze con la quale ha collaborato dal 1945 al 1965 affermandosi come "cantante della radio" con le varie orchestre RAI e in particolare con la formazione di Francesco Ferrari. Il suo repertorio, inizialmente impostato su tipici stornelli, si è aperto progressivamente al genere classico melodico. Nel 1955 ha partecipato al Festival di Sanremo in coppia con Claudio Villa presentando il brano “Incantatella”, destinato a diventare un successo internazionale. Nel 1957 è stato tra i protagonisti di “Voci e volti della fortuna”, il programma radiotelevisivo precursore di “Canzonissima” .

Numerosi i premi ricevuti per una carriera che lo ha impegnato a lungo anche negli Stati Uniti. Il 25 marzo 2012 gli è stato conferito il Premio delle Arti “Fiorentini nel Mondo” . Oltre ad aver dato un decisivo contributo alla canzone italiana con “Angelina”, “Prigioniero d'un sogno”, “Tango del mare” e “Io t'ho incontrata a Napoli”, “Terra straniera”, è stato un punto di riferimento per il repertorio fiorentino e un simbolo del capoluogo toscano.

INNO DELLA FIORENTINA 
Il suo nome è indissolubilmente legato all’inno della Fiorentina (“Garrisca al vento il labaro viola…”), che accompagna l’ingresso delle squadre in campo allo stadio Franchi e festeggia le vittorie casalinghe dei Viola.
Si chiama appunto “Canzone Viola” ed è stata incisa nel 1959, sebbene conosciuta ormai dal popolo calcistico gigliato come “O Fiorentina”, reinterpretata negli anni '60 da Parigi nella versione che oggi tutti i tifosi viola conoscono. Nel 2002 lo stesso Parigi ha regalato al Collettivo Viola i diritti della canzone. Nel 2017, per i 90 anni, il sindaco Dario Nardella gli aveva conferito il Fiorino d'oro.

Narciso Parigi: in centinaia per l'ultimo saluto - ©Alessandro Busi

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