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Giovedì, 25 Aprile 2024

Le opere della Galleria dell'Accademia on line e in alta definizione / VIDEO

La tecnologia di Haltadefinizione permetterà di esplorare i minimi dettagli, i segni delle pennellate, le tracce del disegno

La Galleria dell'Accademia di Firenze, nel periodo di chiusura forzata legato all'emergenza Coronavirus, ha avviato un importante processo di digitalizzazione di una selezione di oltre 50 opere custodite al museo tra cui il Ratto delle Sabine di Giambologna, i dipinti di Lorenzo Monaco, Pietro Perugino, Filippino Lippi, Sandro Botticelli, Pontormo, Bronzino, Allori e molti altri.

Questa straordinaria operazione di digital imaging ha una duplice finalità: da un lato monitorare lo stato di conservazione delle opere e dall’altro permettere alla collettività di accedere ai capolavori in modo inedito, attraverso il sito web della Galleria, con immagini in altissima definizione e strumenti innovativi per le attività di didattica a distanza e di visita virtuale.

“Il progetto ha preso avvio in fase sperimentale nell’agosto 2019 con l’acquisizione della pala di Andrea Orcagna, all’epoca in restauro - afferma Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze - e procede ora nelle sale del museo con le riprese di oltre 50 dei maggiori capolavori in collezione, spaziando dalle grandi pale, da Perugino a Bronzino all’Allori, ai preziosi fondi oro, a una selezione di strumenti musicali".

Sulle pagine social del museo nelle prossime settimane si potrà seguire l'avanzamento dei lavori di acquisizione e, alla fine del progetto "si potrà accedere dal sito internet della Galleria a una sezione speciale dedicata alla visione 'ravvicinata' dei grandi capolavori fisicamente pre­senti nel nostro museo" spiega la direttrice.

La tecnologia offrirà a studiosi e restauratori un importante strumento per valutare e mappare lo stato di conservazione delle opere, "si potranno esplorare i minimi dettagli, i segni delle pennellate, le tracce del disegno, ma anche le crettature o la presenza di piccole lacune" spiega Eleonora Pucci, funzionario restauratore del museo.

La campagna di digitalizzazione è stata affidata a Haltadefinizione, azienda specializzata nella fotografia in Gigapixel e nella riproduzione di opere d’arte che, dal 2017, è parte della casa editrice Franco Cosimo Panini. Haltadefinizione ha recentemente siglato un accordo con il Ministero dei Beni Culturali per la valorizzazione e promozione delle collezioni statali.

“Abbiamo messo a disposizione della Galleria dell’Accademia tecnologie di acquisizione che ci consentono di operare velocemente, in modo non invasivo e senza spostare i dipinti dalla loro sede originaria”, racconta Luca Ponzio, founder di Haltadefinizione. “Il passo successivo? Connettere la Galleria alla nostra piattaforma di distribuzione dei contenuti e rendere visibili le opere in gigapixel sul sito del Museo".

A questo link sarà possibile vedere in anteprima la tecnologia applicata al Trittico della Pentecoste di Andrea Orcagna.

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