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Mense scolastiche: la Dussmann apre le porte / VIDEO

Il colosso alle mamme: "Venite nei centri cottura"

Il colosso Dussmann apre le porte del centro cottura Pilati. Qui, su lungarno Aldo Moro, vengono preparati circa 900 pasti giornalieri su ottomila serviti dall'azienda sul territorio comunale. L'azienda, che impiega oltre 70.000 persone in 17 paesi, lavora anche per altri comuni della Toscana come Montemurlo, Pescia, Montale e Forte dei Marmi, arrivando a un servito di 1.584.999 pasti all’anno. Di questi 12.420 fanno parte del regime delle diete speciali di cui il 40% sono diete con esclusione di maiale e/o carne rossa, il 20% sono diete senza glutine, un 10% prevedono l’esclusione del latte, un altro 10% dieta vegetariana e il restante 20% attiene a un regime di dieta personalizzata.

Dussmann, insieme ad altre tre aziende, si occupa del servizio di refezione scolastica per un totale di circa ventimila pasti; sebbene, di fatto, sia la protagonista essendosi aggiudicata due dei quattro lotti del servizio totale delle mense comunali. 
Sulle polemiche dei mesi scorsi, su grammature e qualità, il colosso invita i genitori a visitare i centri cottura. L'azienda, attiva dal 2018 su Firenze, si "difende" anche con i numeri spiegando come le penali abbiano pesato per lo 0,001% del fatturato nei primi quindici mesi di attività e siano pari a zero nell'anno in corso.  

La quantità di cibo

"Le grammature si rifanno alle linee guida del Comune che segue a sua volta quelle indicate dalla Asl" - chiarisce il direttore regionale di Toscana e Liguria Alessandro Auriemma. In merito a eventuali inghippi sullo sporzionamento dei vassoi ai bambini: "Abbiamo utilizzato dei metodi oggettivi come i mestoli graduati -  spiega la direttrice di filiale Teresa Freda. Anzi, viene anche mandato qualche vassoio in più per qualche bis". 

Per cosa vanno pazzi i bambini? "Di sicuro gli gnocchi al sugo, la pasta e, ovviamente, la pizza spopola - chiarisce la responsabile del centro cottura Roberta Cuomo. - Anche il pesce sembrerebbe essere piuttosto gradito". Le benefiche ma "indigeste" verdure? "La situazione sembra stia cambiando nel corso degli anni - spiega - credo che sia stato un buon lavoro di educazione alimentare". 

Dussmann, un gigante che vanta un fatturato nel 2018 di oltre 2 miliardi di euro di cui circa 590 milioni a livello nazionale, chiarisce di aver anche avviato un monitoraggio degli scarti alimentari, un’analisi della qualità del servizio orientata alla riduzione degli sprechi che va a sommarsi all'intenzione di arrivare a fine 2020 a fregiarsi del titolo "plastic free".  A questo si aggiungono - come richiesto nel nuovo bando avviato a inizio anno e che si chiuderà a giugno per poi vedere un possibile rinnovo -prodotti basati su filiera corta toscana (40%), a chilometro zero (40%) e bio (20%). 

Infine l'azienda, ormai da qualche giorno, ha avviato degli open day nei centri cottura aperti ai genitori delle commissioni mense, effettuando un'operazione trasparenza sulla scia delle polemiche che sono state riscontrate nei mesi scorsi. 

Visita al centro cottura Dussmann

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