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Filistrucchi, la storia della bottega più antica di Firenze / VIDEO

Dal 1720 i Filistrucchi si occupano della bellezza a Firenze. Ecco la storia della bottega delle meraviglie

Quest'anno compiono 300 anni: la loro storia, tra trucchi, parrucche, baffi e maschere, è più antica dell'Unità d'Italia (1871). Da tre secoli i Filistrucchi sono al servizio di Firenze, nati come parruccai, truccatori e speziali delle famiglie nobili fiorentine, si sono poi trasformati nel punto di riferimento per i grandi dello spettacolo teatrale prima e cinematografico poi. I loro raffinati manufatti hanno accompagnato i lavori di Verdi, Zeffirelli, Gassman, Maria Callas, Paolo Poli, Pavarotti e molti altri.

A seguito della Rivoluzione Francese, quando "insieme alle teste caddero anche le parrucche" i Filistrucchi iniziarono a lavorare per il teatro, così dal teatro del Cocomero (oggi teatro Niccolini) e quello della Pergola arrivano alla Fenice di Venezia, al San Carlo di Napoli, al Metropolitan di New York, all'Opera di Boston ed altri ancora.

A raccontare la storia ultra centenaria della bottega, che è stata tramandata di generazione in generazione, Gabriele e Gherardo Filistrucchi, padre e figlio. I ricordi recenti si mescolano a quelli del passato, i cassetti della memoria si aprono e svelano i segreti della loro passione, perchè questo è il loro lavoro. La condivisione, l'amore per lo spettacolo, la magia del trasformare una persona in personaggio, l'attore e il regista che diventano più di semplici clienti.

Hanno partecipato ai dolori e alla fama di Firenze: c'erano durante le due alluvioni (1844 e 1966), quella del '66 ha distrutto una parte del loro immenso archivio (che tra lettere, parrucche, figurini, bozzetti, foto, libretti racconta la storia d'Italia) tra cui autografi e lettere di Puccini, Verdi e Toscanini, ma erano presenti anche alla prima edizione delle sfilate di alta moda fiorentine, quelle che sarebbero poi diventate "Pitti", volute da Giovanni Battista Giorgini (da quel momento in poi iniziarono collaborazioni con Cavalli, Prada, Jean Paul Gaultier...).

Tanto è ampio il loro archivio (è censito anche all'interno del progetto degli "Archivi della moda del ‘900") che nel 2014 grazie ad OmA, Associazione Osservatorio Mestieri d’Arte, la Bottega ha organizzato la mostra Zeffirelli Filistrucchi, Memorie di un sodalizio artistico.

Gabriele Filistrucchi con Franco ZeffirelliZeffirelli-Gabriele2-2

La Bottega oggi

I loro successi non si "limitano" al passato, ma tutt'oggi la loro professionalità è riconosciuta da registi e attori, ad esempio nel 2001 hanno collaborato con Takeschi Kitano in “La Storia di tre Città” dove Kitano interpretava il ruolo di Niccolò Machiavelli girato nel 2001 tra Firenze e Roma per la TBS giapponese. Nel 2001 e nel 2003 la Bottega si è occupata di trucco ed effetti speciali per Ötzi, l’uomo di Similaun (“The Mistery of the Iceman” e “Iceman: Hunt for a Killer”) per Discovery Channel, e nel 2011 - per il terzo film - per la National Geografic. Sono stati scelti da Alberto Angela per ricreare l'immagine iconografica di Bernini, Borromini e Van Wittel per “Ulisse, il piacere della Scoperta”.

La Bottega, situata in via Giuseppe Verdi, è anche una scuola dove imparare il trucco teatrale e la produzione di maschere; qui "trovano lavoro" gli studenti per l'alternanza scuola lavoro e ospitano gli studenti Erasmus, soprattutto da Germania e Spagna.

Gabriele e Gherardo, insieme ai loro collaboratori, partecipano come tecnici a molte iniziative comunali e teatrali, ad esempio domenica 23 febbraio saranno partner della parata del Carnevale fiorentino (la figura di Stenterello sarà curata da loro); loro è la parrucca dell'Elettrice Palatina che ogni 18 febbraio viene ricordata a Firenze e collaborano con la Compagnia delle Seggiole per la rappresentazione teatrale di Leonardo da Vinci.

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