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Montella: "Commisso ci ha dato sostegno. Contro il Cittadella in campo i migliori"

Il tecnico della Fiorentina è intervenuto alla vigilia della sfida del quarto turno di Coppa Italia in casa contro il Cittadella

Le tre sconfitte di fila collezionate contro Cagliari, Verona e Lecce rendono particolarmente delicato il momento della Fiorentina. I viola alle prese con diverse assenze importanti torneranno in campo già domani sera al Franchi contro il Cittadella per il quarto turno di Coppa Italia.

Il match contro i veneti, compagine che milita nel campionato di Serie B e che lo scorso anno è arrivata fino alla finale dei playoff, assume un'importanza ancora più grande rispetto all'obiettivo di andare avanti nella cppa nazionale: i tifosi si aspettano delle risposte dopo tre delusioni in serie.

La sfida di domani sera che mette in palio l'accesso agli ottavi di finale è stata introdotta in conferenza stampa dal tecnico dei gigliati Vincenzo Montella:  "Abbiamo tanta rabbia in corpo e un obiettivo importante: superare il turno - ha esordito -. Affronteremo una squadra che è una realtà consolidata nel campionato di Serie B. L’anno scorso hanno sfiorato la promozione, quindi non sarà semplice. Toccherà a noi far valere le nostre armi, metterci il temperamento che l’altra sera abbiamo dimostrato. Dobbiamo metterci cuore e qualità essendo meno frenetici nonostante le attenuanti".

Le attenuanti a cui si riferisce Montella sono ben note: una squadra completamente rivoluzionata e piena di giovani, ora anche fiaccata dagli infortuni dei calciatori più esperti: "Ci tengo sempre a ricordare che abbiamo in rosa oltre una decina di under 23. Il presidente Commisso con noi è stato eccezionale. Abbiamo voglia di ripagare il suo atteggiamento. I problemi si affrontano stando insieme, con il senso della famiglia. Sentiamo vicinanza e al tempo stesso responsabilità. Dev'esserci un processo di crescita. Le assenze? Ne abbiamo avute diverse: Ribéry, Pezzella e Chiesa sono giocatori importanti. Alcuni sono il cardine, il cuore, sostituire i leader è dfifcile. Non essendo recuperabili chi ha giocato meneo deve assumersi responsabilità".

Il tecnico viola si è poi soffermato a rispondere alle domande sui singoli a parire da Pedro, oggetto misterioso entrato nel finale di partita contro i salentini, che verosimilmente potrebbe avere spazio nella sfida col Cittadella: "Da lui mi aspettavo qualcosa in più a livello di occupazione dell'area, gli manca un po' di intensità, la capacità di stare a contatto con l'uomo, l'abitudine alle difese chiuse. Era prevedibile. Ad ogni modo fa parte della rosa, abbiamo bisogno di lui". Su Vlahovic che sabato sera ha avuto diverse chance per far male al Lecce senza sfruttarle il giudizio non cambia: "In prospettiva è fortissimo. Nell'ultima partita non è stato aiutato tantissimo, sente la responsabilità. Noi crediamo in lui e ha il sostegno da parte di tutti". 

Costretto ad alcune scelte obbligate per via delle assenze Montella ha intenzione di schierare ugualmente la miglior formazione possibile: "La formazione di domani sarà competitiva al netto delle assenze. La società tiene alla Coppa Italia, metteremo in campo la squadra migliore. L'ultima partita abbiamo fatto una buona partita a livello difensivo, il goal è stato casuale. La squadra mi è piaciuta l'altra sera, non posso essere preoccupato. Di certo dobbiamo migliorare, la classifica non la guardavo quando si parlava di Europa, non la guardo ora. Ci vuole equilibrio. Chiesa sta proseguendo il suo recupero, credo sia difficilissimo recuperarlo per domani, forse per domenica ma va valutato tutto il giorno. Boateng aveva un affaticamento, vedremo oggi come sta".

Le difficoltà sperimentate dai viola, così come il periodo di esaltazione di qualche settimana fa, sono tipiche di un gruppo giovane. A Montella è stto chiesto com'è meglio rapportarsi con un gruppo poco esperto: "Dopo Cagliari e Verona ci voleva il bastone, dopo il Lecce la carota perché non hanno giocato male. Abbiamo tirato parecchio, 19 volte in totale, 9 da dentro l'area. Anche l'anno scorso avevamo difficoltà realizzative, le partite le vince quando si riesce a far goal. Bisogna lavorarci, la tranquillità fa la differenza. Cosa dico ai tifosi? I fischi ci stanno ma la tifoseria sostiene la squadra durante tutta la partita. Se c'è da trovare un colpevole l'allenatore è lì apposta, l'importante è che ci sostengano fino all'ultimo. La personalità della squadra può crescere. Si cresce nelle difficoltà, dobbiamo compattarci".

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