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Verso Brescia-Fiorentina, Montella: "Questo ciclo di partite ci dirà chi siamo"

Il tecnico dei viola ha parlato della sfida di lunedì sera contro le Rondinelle: Chiesa dovrebbe recuperare. Prima convocazione in vista per il brasiliano Pedro

Archiviata la seconda sosta per le nazionali di questa stagione, la Serie A è pronta a tornare in campo. Il programma dell'ottava giornata prevede il Brescia come prossimo avversario della Fiorentina: i viola saranno di scena al Rigamonti nel posticipo di lunedì alle 20:45.

La trasferta lombarda è stata introdotta in conferenza stampa da Vincenzo Montella. Il tecnico dei gigliati ha iniziato rispondendo circa l'ipotetica maggiore freschezza dei padroni di casa che hanno saltato l'ultimo turno per il rinvio del match contro il Sassuolo, in virtù della morte del presidente neroverde Squinzi. "Si sapeva, non mi appello a questo cose. Sarà una partita intensa. Potrebbero trarre dei vantaggi non avendo giocato l’ultimo turno".

Montella ha dunque ragguagliato sulle condizioni dei suoi due attaccanti, Chiesa e Ribéry, il primo dei quali era uscito malconcio dalla sfida tra Italia e Grecia: "Federico sta bene, si sta allenando, forse non è al 100%. Domani avrò qualche certezza in più. Ribéry? Va per i 37 anni, fargli fare tutta la fascia sarebbe troppo dispendioso. In questa posizione si diverte, mi auguro che possa giocare sui suoi livelli". Tra i convocati per la sfida col Brescia, inoltre, dovrebbe finalmente esserci Pedro: "Lo stiamo gestendo per farlo crescere di condizione e avvicinarlo ai ritmi del campionato italiano, diversi da quelli brasiliani. Ho piacere che stia col gruppo domani. Pian piano sta raggiungendo il 100% della condizione”.

Il Brescia è stato sconfitto quattro volte nelle ultime cinque partite di campionato, tuttavia, va tenuto conto che la squadra di Corini ha affrontato squadre decisamente poco alla sua portata: “Il Brescia ha perso a testa alta con la Juventus, Napoli e Milan rimanendo in partita fino alla fine. Fraseggiano meno rispetto ad altre squadre e spesso cerano di più il pallone in verticale. Sanno essere molto pericolosi con due giocatori davanti sopra la media (Balotelli e Donnarumma ndr). Questo ciclo di partite ci dirà qualcosa in più rispetto a ciò che siamo. Balotelli e Tonali? Mario è più pericoloso perché ha i colpi del campione. Speriamo gli venga la febbre (ride ndr). Tonali? Si vedeva anche in B che è un giocatore sopra la media, ha trovato subito il passo in Serie A”.

Sono in molti a chiedersi se Montella proseguirà con lo stesso assetto e gli stessi uomini rimasti invariati nelle ultime cinque giornate: “Ci lavoro tutti i giorni, il livello della nostra squadra verrà decretato da chi adesso sta trovando meno spazio. Alcuni meriterebbero di giocare di più, alcuni sono stati penalizzati dal cambio del modulo. Mi impegnerò affinché abbiano il loro spazio. Ghezzal? Ha bisogno di giocare per crescere di condizione”.

Il tecnico napoletano ha risposto anche in merito all'eventualità del rinnovo di Chiesa: “Siamo tutti felici che sia rimasto, lui compreso perché ha bisogno ancora di uno step migliorando certe cose alla Fiorentina. Rinnovo? Secondo me non se lo chiede ancora cosa farà tra otto mesi. Io, da fratello maggiore gli consiglierei di pensare solo a migliorarsi”.

Montella che aveva già vissuto la realtà fiorentina con i Della Valle, può parlare con cognizione di causa delle differenze tra la vecchia e la nuova proprietà: “Svolta con Commisso? Non vorrei mancare di rispetto ai Della Valle a cui sono grato, ma non mi aspettavo di trovare quella situazione insostenibile e di non ritorno. Commisso ha riportato orgoglio e identità, crede fermamente nelle sue idee ed è molto ambizioso. Punta tanto sui giocatori italiani: vuole questa politica perché è così che si forma l’identità”.

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