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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Presentati a Roma i Mondiali di ciclismo. Renzi: "Si realizza un sogno"

Il sindaco al Coni: "Questi mondiali sono l'occasione per investire sulla città, ma anche sui valori". Intanto Bettini ha divulgato la lista degli 11 convocati azzurri. Nibali sarà il nostro uomo di punta

E’ stato il sindaco Renzi, questa mattina al salone d’onore del Coni di Roma per la presentazione dei Mondiali di ciclismo a Firenze (dal 22 al 29 settembre), a lanciare la volata alla rassegna iridata: “Questi mondiali di ciclismo sono l’occasione per investire sulla città, ma anche sui valori. E per me rappresentano la realizzazione di un sogno. Il primo Mondiale che ricordo è quello dell’82 con la ‘fucilata’ di Saronni. E poi sono arrivate la doppietta di Bugno, Cipollini, Bettini e il titolo vinto da Ballan a Varese. Chi ama lo sport sa che i Mondiali di ciclismo sono un’occasione unica. Speriamo di premiare il 29 settembre con la maglia iridata uno dei nostri”. E ancora, parlando del rapporto viscerale tra le due ruote e la Toscana: “Da Firenze sono usciti tanti campioni. Il più grande? Bartali”.

Il sindaco ha partecipato alla presentazione dei Mondiali di ciclismo con il ministro Graziano Delrio e al presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha fatto gli onori di casa. E il sindaco di Firenze si è rivolto proprio al numero uno dello sport per ringraziarlo “dell’impegno del nuovo Coni. Lo sport è sempre più fondamentale anche per ridurre la spesa sanitaria in prospettiva – ha sottolineato il primo cittadino di Firenze – e deve diventare sempre più centrale nel nostro Paese”. 

SCUOLE/TRAFFICO – E sui Mondiali che vivranno il loro clou con la corsa in linea e quel circuito che attraverserà il cuore storico di Firenze, Renzi ha sottolineato che per due giorni “le scuole saranno chiuse e l’impatto sulla città sarà forte, ma è quello che volevamo perché non è solo un’occasione di sport”. 

AZZURRI – Le presentazioni ufficiali a Roma, quelle a Firenze. Ma non solo: il piano del traffico, dei trasporti, quelle per i parcheggi. Polemiche annesse. Intanto però alla macchina organizzativa corre parallela quella sportiva. Le due ruote, i ciclisti, i veri protagonisti dell’appuntamento mondiale. Così ieri il commissario tecnico della Nazionale azzurra, Paolo Bettini, ha divulgato la lista degli 11 convocati. Dopo aver vinto il Giro d’Italia ed essersi arreso solo a ‘nonno’ Horner alla Vuelta, Nibali è l’uomo di punta della Nazionale che vuole tornare protagonista al Mondiale dopo 4 anni di digiuno. 

Il ct, che ha escluso Basso, ha messo insieme un gruppo più esperto. “Negli anni scorsi abbiamo dato più peso all’aspetto etico che a quello atletico”, ha notato Renato Di Rocco, il presidente della Federciclismo, ricordando che da gennaio è caduta la retroattività della regola che preclude la Nazionale a chi ha avuto problemi di doping, ma che ora “chi sbaglia è fuori dalla Nazionale per tutta la vita”. Hanno “una seconda chance azzurra” Scarponi e Pozzato, che completano il gruppo con Vanotti, gregario fidato di Nibali, Paolini, Nocentini, Santaromita, Ulissi (24 anni, il più giovane), Ponzi, Caruso e Visconti, che però si è appena ritirato dal Giro d’Inghilterra per una contusione al ginocchio da valutare. 

Il ritiro dalla Vuelta, invece, ha convinto Bettini a escludere Basso dagli 11 convocati (ma è fra i 14 iscritti all'Uci) che diventeranno 9 a ridosso della gara, come annunciato dal ct che non vuole parlare di riserve e ha scelto Malori e Pinotti per la cronometro. “Dopo la Vuelta Nibali mi ha mandato un sms ‘Contro il 'nonno' non potevo fare nulla’. Ora sarà il nostro faro, ma abbiamo anche soluzioni alternative con uomini più veloci”, ha spiegato Bettini che teme il campione in carica Gilbert e prevede “una gara Italia contro tutti” su un percorso “non durissimo ma impegnativo”. 

Lungo i 272 km di gara Bettini, toscano di Cecina, incrocerà strade e volti noti, ma non solo per questo tiene a quello che potrebbe essere il suo ultimo Mondiale da ct. “Come sempre la Federazione non mi mette pressione per i risultati, me la metto da solo. Credo molto in questo Mondiale”, nota e vorrebbe dedicarlo a due suoi predecessori fiorentini: lo scomparso Franco Ballerini, e Alfredo Martini, 92 anni, “che negli ultimi due mesi ha avuto qualche problema di salute”.

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