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Fiorentina, Ribéry si presenta: "Ho ancora tanta fame. Aiuterò il club a crescere"

I viola hanno presentato il nuovo acquisto: "La Fiorentina mi ha voluto più di tutti. Ho firmato per due anni perché posso ancora essere decisivo. Non sono ancora al top ma se il mister ha bisogno ci sono"

In una sala stampa gremita di giornalisti e operatori la Fiorentina ha presentato il suo nuovo acquisto Franck Ribéry. Il campione francese è intervenuto in conferenza stampa accompagnato da Joe Barone e dal ds Daniele Pradè.

A prendere la parola per primo è stato proprio Joe Barone, braccio destro del patron Commisso: “Oggi è una giornata importante e bellissima. Sono contento di essere accanto a un giocatore che ha vinto tantissimo. È una giornata emozionante, voglio ringraziare Rocco Commisso che ci sta dando questa grande opportunità. Lo ringrazio a nome di Pradè e Montella, vogliamo fare le cose fatte per bene. Voglio ringraziare due persone fondamentali, il procuratore di Franck, Alain Migliaccio e Davide Lippi, entrambi hanno avuto un ruolo importante nella trattativa”.

Daniele Pradè ha poi ricostruito la trattativa che ha portato l'ala transalpina a vestire la maglia viola: “Commisso ci ha consentito di fare un’operazione impensabile per una società come la nostra e forse per tutte quelle per cui ho lavorato finora. Tutto è nato intorno al 20 di giugno, quando ho sentito Luca Toni parlandogli dei nostri piani per riportare entusiasmo a Firenze. Lui mi fa ‘prendi Ribéry! Ha ancora una fame pazzesca di vittorie'. Inizialmente ero titubante, poi abbiamo proseguito la chiacchierata e la cosa ha iniziato a incuriosirmi. Successivamente, tramite un amico comune sono riuscito a sentire Franck. Quando l’ho sentito c’è stato subito feeling, si capisce subito che è un campione. È un valore aggiunto per il movimento, si è visto da come è stato accolto non solo a Firenze. Porta con sé il carisma della vittoria, trasmetterà la sua professionalità anche ai nostri giovani”.

Fiorentina: conferenza stampa con Frank Ribery - ©Alessandro Busi

La parola è poi passata finalmente al protagonista di giornata, Franck Ribéry: "Cosa mi ha spinto ad accettare? Ne abbiamo parlato tutti insieme e abbiamo trovato un accordo. Sono contento di essere a Firenze, ho visto nella dirigenza viola tanta motivazione, mi hanno voluto e hanno avuto fiducia in me, è per questo che sono qui. Sono molto entusiasta, anche la mia famiglia è stata importante. So che Firenze è una bellissima città”.

"Amo il calcio per questo sono rimasto in Europa"

In Serie A soltanto CR7 ha un palmares maggiore del francese ma al nuovo numero 7 viola non interessano i paragoni: “Sono venuto qui in Serie A perché è un grande campionato. Non sono qui per i confronti con Cristiano Ronaldo. La Fiorentina è la mia nuova squadra e sono qui per aiutarla". Dalle parole dell'ex Bayern si intuisce la voglia di misurarsi ancora con il calcio che conta. "Il calcio è la mia vita, ho un amore speciale per questo sport. È la ragione per cui sono voluto rimanere in Europa. Ho avuto la chance di trovare un club come la Fiorentina che mi ha dato tantissima fiducia. Spero di giocare fino a 40 anni come Totti. Dopo il mio infortunio di gennaio il tecnico ha preferito puntare sui giovani ma sono ugualmente stato importante per la squadra”.

"Mi sento ancora decisivo. Aiuterò i giovani a crescere"

36 anni compiuti ad aprile, Ribéry non è più giovanissimo ma ha ancora voglia di essere protagonista, ritagliandosi anche un ruolo da mentore per i talenti viola: "Sono sempre motivato, ho fame e voglia di giocare. Ho firmato per due anni sono venuto alla Fiorentina a portare la mia esperienza ai giovani, essere decisivo. Vorrei dare qualcosa di nuovo a questa società che ha tante ambizioni, spero di poter aiutare la squadra ad arrivare tra le prime cinque anche se sono consapevole che sarà difficile perché ci sono grandi squadre. Abbiamo visto come l’Inter si è rinforzata, anche la Juve. In Italia la gente vive per il calcio, per me è una grande esperienza voglio giocare e divertirmi. L’accoglienza di ieri mi ha ricordato lo stesso entusiasmo per il calcio che c’è a Marsiglia (la città d’origine)”.

"Chiesa può diventare un grande giocatore"

Sul suo nuovo compagno di squadra Chiesa, con cui potrebbe formare un temibile insieme a Boateng: “Quando ho parlato con Pradè e Barone mi hanno parlato subito di Chiesa come un giocatore forte, molto bravo nel dribbling. Mi esalta l’idea di potergli dare una mano a crescere, parlare con lui prima delle partite, sono convinto che possa diventare un grande giocatore”. Relativamente all'acquisto di Ribéry dal Marsiglia, Beckenbauer disse che era equivalente alla vittoria di una lotteria: “Beckenbauer aveva ragione (ride ndr). Lo ammiravo tanto, sono rimasto a lungo al Bayern anche per lui. Mi auguro di esserlo anche per la Fiorentina"

"Non sono al top ma se Montella ha bisogno..."

Infine sulla possibilità di giocare sabato contro il Napoli Ribéry ha dichiarato: "Oggi ho fatto allenamento con la squadra, mi ero allenato personalmente ma è un'altra cosa lavorare in gruppo. Ora sono contento sono libero mentalmente, posso pensare solo al campo alla squadra, ho bisogno ancora di una o due settimane. Se il mister ha bisogno di me ci sono in ogni caso, anche se non sono totalmente pronto ci sono".

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