rotate-mobile
Calcio

Empoli, Zanetti: "Bisogna fare punti, quelli che abbiamo non bastano per savarci"

Il tecnico degli azzurri lancia l'allarme alla vigilia della sfida con l'Inter: "dobbiamo fare una grande partita, affrontiamo una squadra molto forte ma questo è già successo altre volte".

La vittoria del Verona contro il Bologna preoccupa l'Empoli. Gli azzurri, reduci dalla sconfitta contro la Cremonese, non possono più dormire sogni tranquilli. Il gap con gli scaligeri si è ridotto a sei lunghezze, e c'è bisogno quindi di tornare a fare punti per non rischiare un finale di stagione preoccupante. La sfida di domani (ore 12:30) con l'Inter non aiuta di certo. Nonostante il momento "ballerino", i nerazzurri rappresentano sempre uno scoglio difficile da superare per squadre come quella di Zanetti, che a 8 giornate dal termine del campionato lancia l'allarme: "Sarebbe un disastro inaccettabile non fare più punti, il nostro percorso finirà tra otto partite. "La reazione bisogna farla vedere in campo domani. Ci alleniamo sempre bene, non avevo avuto avvisaglie particolari. Bisogna dire che con la Cremonese abbiamo fatto la partita, siamo mancati nei primi quattro minuti. Domani dobbiamo fare una grande partita, affrontiamo una squadra molto forte ma questo è già successo altre volte. Si può fare solo se giochiamo al 100%"

Domani ci saranno degli stimoli in più, anche per l'Inter?

"La partita è stimolante per tutti. Per noi già deve essere uno stimolo affrontare una semifinalista di Champions. Mi interessa che la squadra sia all'altezza, il nostro problema secondo me è nato post Napoli dove abbiamo perso sicurezze e abbiamo cominciato a rincorrere dei fantasmi.  Dobbiamo crederci, abbiamo fatto punti a San Siro. Il risultato è figlio di tante cose, però è importante crederci sempre di potercela fare. Già da questa partita dobbiamo mettere le basi per impostare le prossime partite, che saranno fondamentali".

Che partita si aspetta domani?

"Cambiano gli avversari e strategicamente bisogna essere camaleontici. Altrimenti ti prendono le misure. Ha fatto così anche il Verona nelle ultime partite. Le partite hanno una loro storia, gli episodi spostano molto. A Cremona volevamo fare una certa partita, ma quando prendi gol dopo appena quattro minuti cambia completamente. Dobbiamo saper stare dentro vari tipi di partita, domani dobbiamo essere bravi nelle varie fasi perché l'Inter è la squadra che crossa e tira di più".

Ci sono state critiche a Caputo. Sta studiando soluzioni alternative?

"Ciccio ha fatto un centinaio di gol nella sua carriera, è un ragazzo che sa farsi scivolare le critiche addosso. Le critiche che riceve sono diverse, sono critiche d'amore di un popolo che lo ha adottato. Le critiche fanno parte del gioco. Lui ha fatto la storia qui, sta cercando di fare altra storia. Ci si aspetta tanto e lui si aspetta tanto da se stesso. Ci tiene tantissimo, credo che sia un ragazzo sul quale posso contare per andare in guerra. La questione non è se può giocare o meno una partita, io son pronto a morire con Caputo, questo è fuori discussione. E' un giocatore talmente bravo, anche a livello carismatico, che difenderò sempre. Per me non c'è nessun problema. Questo non vuol dire che non può rifiatare, ma non sarà una bocciatura".

Destro e Caputo possono giocare insieme?

"Si, nel momento in cui Destro ha una condizione fisica che glielo permette. Oggi ha solo mezz'ora nelle gambe, quindi bisogna lavorare per tirare su il minutaggio. come avete visto sto cercando di buttarlo dentro piano piano. Cambiaghi? è un nostro punto di forza, sta cercando la sua forma migliore dopo un infortunio dove è stato fuori 40 giorni. Può essere che sia della partita".

Il Verona ha vinto col 26% di possesso palla. Può essere una strada percorribile anche per voi?

"Non è la strada che ci piace. l'80% dei nostri allenamenti puntano sul possesso palla. Noi puntiamo sempre a impostare il gioco, ma dobbiamo saper stare dentro a certe partite quando ce lo impongono gli altri. Se ad esempio vediamo il dato nostro contro la Cremonese abbiamo avuto circa il 70% ma abbiamo fatto pochi tiri in porta. Quello che conta è la concretezza e dipende dalle caratteristiche dei giocatori che hai. Noi per principio cerchiamo di tenere il pallino, quando affrontiamo squadre del nostro livello siamo sempre noi a tenerlo. Questo è un dato di fatto".

Con 5 italiane in semifinale delle coppe europee secondo lei c'è da dare maggior valore al campionato italiano?

"Si, è un campionato difficile. Spesso si dà valore al campionato in base a quanti campioni ci sono, ma il calcio non è fatto solo di tecnica, ma di tanti componenti, e gli allenatori italiani in questo sono maestri. Ecco perché stiamo facendo bene in Europa. Il percorso di tutte le squadre è stato meritato e questo dà lustro a un campionato che si tende a bistrattare ma che è molto difficile. E' un campionato dove anche le piccole possono mettere in difficoltà le grandi e i risultati erano sempre aperti. Quando giocavo io non ti rpesentavi neanche contro l'Inter. Adesso tutti possono vincere, mettendo in campo i valori che abbiamo".

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Empoli, Zanetti: "Bisogna fare punti, quelli che abbiamo non bastano per savarci"

FirenzeToday è in caricamento