RuralExpo 2013, l’economia della terra in mostra

Nuove forme di business, quote rosa nell'agricoltura, proposte concrete per un ricambio generazionale del settore, ma soprattutto tanta ecologia e voglia di fare. Sono solo alcuni degli argomenti che sono stati trattati al RuralExpo 2013 tenutosi la settimana scorsa alla fortezza da basso. Gli organizzatori e la Regione, presente come sponsor ufficiale, si dichiarano molto soddisfatti di questa terza edizione che, se da una parte ha visto un numero inferiore di partecipanti dal vivo rispetto allo scorso anno, per la prima volta ha però portato online la manifestazione registrando un alto tasso di viewers tramite internet.

Tra le iniziative che hanno riscosso maggior successo tra gli oltre 12.500 visitatori risaltano la filiera della zootecnia con le sue spettacolari esposizioni dei migliori esemplari bovini, ovini, equini e suini allevati in Italia e quella del florivivaismo, dove esperti di allestimenti e di botanica sono stati consultati da migliai di persone interessate a ricreare il loro personale spazio verde od orto tra le mura domestiche. 
Numerosi e seguiti comunque tutti gli eventi principali della fiera, dalla gara di cucina vegetariana, ai corsi per sommelier, passando per le riunioni sulle possibilità di una campagna più pulita e meno inquinata.

Sulla manifestazione Gianni Salvadori, Assessore regionale all’Agricoltura e alle Foreste, si è dichiarato entusiasta. “Abbiamo avuto l’occasione di presentare la nostra Toscana e in particolare la sua attività agricola alla Comunità europea attraverso il Direttore generale dello Sviluppo rurale, ci siamo confrontati con tutti i soggetti, e a tutti i livelli, interessati a un futuro prospero e vitale per la nostra terra, i nostri boschi, il nostro cibo. Sono certo – ha continuato Salvadori – che l’economia della terra può offrire un contributo davvero notevole  in termini di sviluppo, occupazione, valorizzazione delle fonti di energia rinnovabile. Stiamo riportando l'agricoltura ad essere motore di sviluppo. La Toscana agricola attraverso innovazione e ricerca guarda al futuro”.