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Appello ai fiorentini: "Limitare i biocarburanti prodotti a spese di cibo" | PETIZIONE

Appello ai cittadini fiorentini e toscani a sostenere l'appello rivolto a Europarlamento e Governo italiano. La richiesta: limitare per poi azzerare il consumo dei biocarburanti prodotti a spese di cibo, terra e acqua nei paesi più poveri

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FirenzeToday

Oxfam e ActionAid lanciano anche a Firenze in Toscana, territorio da sempre sensibile ad uno sviluppo sostenibile della produzione di biocarburanti, una petizione su Change.org per chiedere agli europarlamentari italiani e ai ministri Andrea Orlando (Ambiente) e Flavio Zanonato (Sviluppo economico) di rivedere la normativa oggi in vigore sul tema.

Semplice la richiesta: limitare la produzione di biocarburanti provenienti da materie prime alimentari o prodotti sfruttando ingenti quantità di terra e acqua, affinché non entrino in diretta competizione con la produzione di cibo.

L'appello quindi rivolto ai cittadini fiorentini e toscani è quello di spendere due minuti del proprio tempo per far sì che, la produzione dei biocarburanti, non vada a scapito della produzione alimentare utile a ridurre la fame nei paesi più poveri del pianeta.

Proprio per evitare la competizione tra produzione di biocarburanti e produzione di cibo, la Commissione europea ha proposto quindi, a ottobre 2012, di stabilire un tetto massimo di consumo del 5% (in relazione all'obiettivo del 10% di energia da fonti rinnovabili nel settore dei trasporti, fissato dalla Commissione europea). Secondo Oxfam e ActionAid, tale misura va sostenuta e ulteriormente rafforzata, prevedendone l'introduzione in entrambe le direttive che regolano la politica europea sui biocarburanti ed estendendone l'applicazione anche alle coltivazioni energetiche dedicate.

"Ricavare benzina o diesel a partire da colture alimentari o da colture non alimentari dedicate a fini energetici significa sottrarre terra e acqua alla produzione di cibo. Questo non è sostenibile né eticamente accettabile, perché contribuisce ad alimentare la fame, gli accaparramenti di terra e i cambiamenti climatici", ha detto Elisa Bacciotti, Direttrice Campagne di Oxfam Italia. "Oggi l'Europa, assetata di biocarburanti, crede di fare una politica verde mentre invece alimenta la fame nel mondo: è necessario cambiare rotta, promuovendo alternative realmente sostenibili nel settore dei trasporti, come ad esempio la mobilità elettrica, il trasporto pubblico e l'efficienza energetica. Chiediamo ai cittadini italiani di far sentire la propria voce per una politica davvero amica del pianeta e di chi ci vive" conclude Bacciotti.

"L'attuale normativa europea sui biocarburanti ha dei costi sociali ormai non più sostenibili. Basta pensare che i prodotti della terra utilizzati per produrre biocarburanti nel solo 2008 avrebbero potuto sfamare 127 milioni di persone, riducendo la fame nel mondo di quasi il 15%. O che tra il 2009 e il 2013 sei milioni di ettari di terreno, ovvero una superficie grande quanto tutto il centro Italia quasi, sono stati acquisiti da imprese europee in Africa sub sahariana a scapito dei bisogni alimentari delle comunità locali" - ha detto Marco De Ponte, Segretario Generale di ActionAid. "Qualsiasi persona di buon senso sceglierebbe di poter sfamare la propria famiglia, invece che riempire il serbatoio della propria auto - per questo crediamo che i cittadini italiani possano sostenere le nostre richieste", conclude De Ponte.

Nella plenaria di settembre il Parlamento Europeo si esprimerà sulla proposta di una nuova direttiva che propone la riduzione del consumo di biocarburanti prodotti da materie prime alimentari. Anche i Governi stanno negoziando una posizione comune in seno al Consiglio Europeo. La lobby dell'industria di settore sta però ostacolando questa proposta, con l'obiettivo di difendere i propri interessi a discapito di quelli collettivi. Una influenza che, fino ad oggi, si è fatta sentire: nel solo 2011 i Paesi dell'Unione Europea, Italia compresa, hanno sostenuto la produzione di biocarburanti con ben 6 miliardi di euro - soldi dei contribuenti a sostegno di politiche "verdi" che di sostenibile finora non hanno niente.

E' possibile firmare e monitorare l'andamento della petizione su Change.org all'indirizzo: https://www.change.org/nofoodforfuel

Per approfondimenti:Position paper Oxfam Italia - Action Aid

Documento di approfondimento con storie dal campo

Oxfam Italia è una organizzazione internazionale no profit, nata in Toscana, specializzata in aiuto umanitario, progetti di sviluppo, campagne di opinione. Oxfam Italia è membro di Oxfam, un network globale di 17 organizzazioni che collaborano con 3.000 partner locali in oltre 90 paesi per individuare soluzioni durature alla povertà e all'ingiustizia. www.oxfamitalia.org

ActionAid è un'organizzazione internazionale indipendente impegnata nella lotta alle cause della povertà e dell'esclusione sociale. Da oltre 40 anni è al fianco delle comunità del Sud del mondo per garantire loro migliori condizioni di vita e il rispetto dei diritti fondamentali, attraverso 800 progetti sviluppati in collaborazione con 2000 organizzazioni locali in quasi 50 paesi dell'Africa, Asia e America Latina. www.actionaid.it

 

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