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Migliora la qualità urbana di Firenze

Il capoluogo toscano è un po' più verde: lo decreta l'ultimo dossier Istat che registra un miglioramento diffuso in tutt'Italia

A piccoli passi, ma la direzione è quella giusta: è quanto emerge dal dossier sulla qualità dell’ambiente urbano pubblicato dall’Istat. I miglioramenti sono modesti, ma ugualmente rivelatori di un progresso. Nel 2013, per il secondo anno consecutivo, si riducono i tassi di motorizzazione nei capoluoghi di provincia: 613,2 autovetture e 132,7 motocicli ogni mille abitanti, ovvero rispettivamente un calo dello 0,9 e dello 0,6% nel confronto con il 2012).

Firenze, nello specifico, conferma il trend virtuoso delle grandi città (anche se vanno meglio in generale quelle del Nord) con 521 auto ogni mille abitanti. Il numero di autovetture è stabile o in calo in tutti i capoluoghi tranne a Torino e Reggio nell’Emilia che registrano, rispettivamente, un incremento del 2,6 e dell’1,4%. Il dato conferma un’importante inversione di tendenza, molto generalizzato, anche se le medie e piccole del Centro e del Mezzogiorno registrano performance peggiori.

In crescita anche le iniziative a favore della mobilità sostenibile: aumenta l’offerta di car sharing, presente in 23 città (soprattutto al Nord) e quella di bike sharing, attivato in 66 città. Dei 116 capoluoghi, 36 dispongono di almeno 34 km di piste ciclabili. A Firenze il numero di autovetture circolanti diminuisce del 2,1%.

Continua a crescere la quota delle autovetture meno inquinanti (classe euro 4 o superiore), che dal 2012 costituiscono la maggioranza del parco circolante nei capoluoghi di provincia. Nel 2013 hanno raggiunto il 53% del totale (50,1% nell’anno precedente e 46,9% nel 2011). Valori superiori al 60% si rilevano a Firenze e in ben altri quattro capoluoghi toscani (Lucca, Prato, Livorno e Pisa).

Si conferma il trend di miglioramento della qualità dell'aria per le polveri sottili: rispetto al 2012 diminuisce da 52 a 44 il numero di capoluoghi dove il valore limite per la protezione della salute umana previsto per il PM10 viene superato per più di 35 giorni. Tuttavia il miglioramento è dovuto quasi interamente alla riduzione dei superamenti tra i capoluoghi del Centro e solo in minima parte tra quelli del Nord dove il problema è maggiormente diffuso (circa nel 70% delle città).

Nel 2013 i primi dieci comuni per numero di giorni di superamento del PM10 sono in prevalenza nel Nord. Tra i grandi comuni, a Firenze si contano 46 giornate di superamento del valore limite. Sono 7 le grandi città (Genova, Trieste, Bari, Taranto, Palermo, Catania e Cagliari) dove non si verificano superamenti per un numero di giorni superiore alla soglia fissata a tutela della salute umana, un numero inferiore a quello del 2012.

Nel 2013, il verde urbano pubblico rappresenta il 2,7% del territorio dei comuni capoluogo di provincia, oltre 577 milioni di m2 (+0,7% rispetto all’anno precedente) che corrispondono ad una disponibilità media di 32,2 m2 per abitante. La dotazione di verde mediamente disponibile per ogni cittadino è di 32,2 m2, in circa due terzi dei comuni è più contenuta (inferiore al valore medio) e in 19 città non raggiunge i 9 m2 pro capite.
 

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