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Ma Firenze quest’anno è un po’ meno smart

Dal quarto posto del 2012 il capoluogo toscano nel 2013 passa al dodicesimo, è terzo però tra le città metropolitane

Firenze, ahinoi, indietreggia. Si era classificata prima fuori dal podio, con un onorevole quarto posto, l’anno scorso, si piazza invece al settimo in questo 2013 (è terza, però, tra le città metropolitane). A certificare questi risultati è la classifica ICity Rate realizzata da Icity Lab di Forum PA, che assegna al capoluogo toscano un punteggio pari a 468 (per avere un termine di paragone si consideri che la prima classificata è Trento con 515 punti).

Il Rapporto annuale con il rating sulle città intelligenti italiane, che è stato presentato il mese scorso a bologna, punta l’attenzione su vari parametri che consentono di misurare il livello di “smartness” di un centro urbano, rappresentando un utile strumento di analisi territoriale a disposizione delle città italiane e di tutti quegli attori che a diverso titolo (amministratori, imprese, cittadini, associazioni) sono interessati a migliorare la qualità della vita nei centri in cui vivono e lavorano.

Sono tante le dimensioni da analizzare per capire se una città è smart oppure no, ma farlo non è affatto semplice. Primo passo, scegliere gli indicatori da prendere in esame. Che cosa ci dice se una città è intelligente alla voce ambiente? Cosa significa qualità della vita? Secondo passo, bisogna raccogliere tutti i dati disponibili, incrociarli, metterli insieme per disegnare un quadro aggiornato su ogni città. Questo è quello che fa ICity Rate: seleziona e raccoglie i principali indicatori utili a descrivere il nostro sistema urbano e li mette a disposizione di tutti attraverso ASSETT, la piattaforma di Open Data Management appositamente sviluppata da FORUM PA, accessibile all’indirizzo www.icitylab.it. 

Attraverso 100 indicatori grazie ai quali sono stati analizzati 103 comuni italiani, il rapporto analizza le realtà urbane rispetto a sei diverse dimensioni: economia, ambiente, mobilità, governance, qualità della vita e capitale sociale. Da questa analisi risulta che Firenze globalmente peggiora. Questi i risultati settore per settore: migliora in quanto a governance passando dalla nova alla ottava posizione e in quanto a mobilità dove dal settimo posto arriva al sesto; si conferma al terzo posto per la dimensione economica; indietreggia, invece, in tutti gli altri parametri. Va dal nonoo posto al quattordicesimo per il living, passa dal diciannovesimo al trentunesimo per la dimensione people e ottiene solo l’ottantottesimo posto (perdendo cinque posizioni) per la dimensione ambientale.

La congiuntura attuale è complessa: “Non ci troviamo in un momento facile per le città. Per questo - sottolinea Gianni Dominici, Direttore Generale di Forum PA - l’analisi e il monitoraggio continuo dei territori è un’azione indispensabile per orientare le politiche degli enti locali. In questo senso con ICity Rate non vogliamo fare un elenco di promossi e bocciati, ma capire a che punto sono le nostre città e aiutarle ad andare avanti”.

Se però la sfida è particolarmente ardua in un momento di crisi come quello che sta affrontando il nostro Paese, pensare alle città in chiave di riqualificazione, sicurezza e sostenibilità ambientale è certamente strategico. Solo così l’Italia può pensare di risollevarsi tornando a essere competitiva.

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