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La sostenibilità nell’arte: un percorso consapevole

Riduzione, riutilizzo, riciclo e recupero. Le fasi dell’economia circolare rappresentate in una mostra a Prato

Sostenibilità, salvaguardia dell’ambiente, decoro urbano. Sono tanti i temi su cui oggi un artista può soffermarsi per lanciare messaggi in grado di sensibilizzare il pubblico. Messaggi contemporanei, che riguardano la realtà che ci circonda e la responsabilità del singolo, in grado di fare la differenza per la comunità.

Quando poi si tratta di artisti giovani il messaggio è maggiormente efficace. Oggi, infatti, i giovani possono formarsi e, a loro volta, formare le generazioni a venire sui temi di necessità e sull'esseree parte attiva di un processo di consapevolezza sull'emergenza ambientale e incidere così attivamente sulla situazione.

Second life: tutto torna

Dall’1 dicembre al 9 gennaio 2023 presso il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, sarà possibile assistere alla mostra mostra itinerante “Second life: tutto torna”, nata dal concorso promosso da Alia Servizi Ambientali SpA, dedicato ai giovani artisti sotto i 28 anni, che si sono interrogati sul concetto di sostenibilità, dalla salvaguardia dell’ambiente e del decoro urbano, all’impegno nel dare una seconda vita alla materia in linea con le regole dell’economia circolare: riduzione, riutilizzo, riciclo e recupero.

Il concorso ha visto la partecipazione di circa cento giovani artiste e artisti da tutta Italia. Le opere- realizzate utilizzando diversi materiali, quali foglie, pietre, ferro, acciaio, tessuto, plastica, oli, candele, pellicole, cenere e tecniche varie - mostrano un futuro tecnologico e sostenibile, ma anche una visione contrastante della natura, antropica e ”primavera” da vivere, suggeriscono empatia e ragione per controllare gli istinti umani più beceri, lo splendore della semplicità delle piccole cose in natura, mobilitazioni silenziose, universali, uniti dai sogni che volgiamo alle stelle.

Le 30 opere finaliste sono state dapprima selezionate da una giuria di giovani curatori e successivamente valutate da una giuria composta da affermati critici, storici dell’arte e direttori delle principali istituzioni toscane, le tre opere vincitrici e le menzioni speciali.

I vincitori del concorso

La prima classificata al concorso è Caterina Dondi, artista ventiquattrenne della provincia di Varese, con l’opera “Ordinare Senza Spostare”, serie di fotografie su carta dove l’artista ha immaginato di assecondare l’ambiente (e non di riqualificarlo) nel suo naturale processo di rovina, ribaltando – come si legge nella motivazione della giuria - il punto di vista usuale sul tema, cercando di rendere “accettabile” e addirittura “bello” il degrado in atto, innescando così unprocesso di maieutica consapevolezza sul nostro habitat. Mettere ordine nel caos significa trovare relazioni prima invisibili tra le cose”.

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La seconda opera classificata, “Espositore di Luoghi”, è stata realizzata dal ventiseienne messinese Giuseppe Raffaele con tecnica mista (ferro-carta-terra). Nell’opera l’artista capovolge il concetto di cartolina, pensata finora come ritratto di un bel luogo, al fine di far conoscere realtà dimenticate.

“Curae” dell’artista milanese Giulia Pirri (classe 1994), si è classificata al terzo posto per “la “gentilezza” intima di un gesto che invita alla “cura” e all’attenzione nei confronti delle cose altrimenti considerate insignificanti, come una foglia caduta.

Le tre menzioni speciali sono state assegnate a: Elisa Pietracito, artista ventiseienne della provincia di Firenze, per “Sotto lo stesso cielo” realizzata con filo di rame di scarto cucito a mano su tessuto di riciclo; Edoardo Sessa, ventisettenne di Varese, con la performance “Homologation” ed il giovanissimo artista cinese (classe 2002) Siyang Jiang con l’opera “If you want to live” realizzata con vetro, alluminio, legno, pianta, terra, candele.

Il main partner Evolve Maire Tecnimont Foundation ha selezionato per la menzione speciale l’opera di Federico Ferroni “Decay”, realizzata su lastre di ferro che “con una solidità materica d’impatto ben rappresenta la visione globale, l’urgenza di un intervento per la sostenibilità e la valorizzazione dei materiali di recupero, così vicini all’agire della Fondazione Maire Tecnimont” recita la motivazione.

Alia: l’interesse per la sostenibilità

La mostra ha ribadito un tema caro a Alia: la sostenibilità, declinandola a un messaggio artistico in grado di stimolare la curiosità dell’artista e di conseguenza del pubblico. A completamento del percorso di riflessione critica su un tema tanto attuale, vi è la possibilità di partecipare al progetto “l’aRRRRte in città”. Si tratta di un laboratorio che ha lo scopo di diffondere, attraverso le pratiche artistiche, il rispetto dell’ambiente e la necessità di dare una seconda vita alla materia, osservando la regola delle 4R: Riduzione, Riutilizzo, Riciclo, Recupero. I percorsi educativo didattici con le scuole prevedono, invece, riflessioni ed interazioni ludiche con le opere esposte sui temi del riciclo e del riuso; nel corso dell’esposizione a Prato saranno coinvolte 14 classi per un totale di 315 alunni, con 11 ore di attività su 4 giornate.

Second life: prossime tappe e date

Le successive sedi dell’allestimento saranno: a Firenze, nel Cortile di Michelozzo all’interno di Palazzo Vecchio (dal 14 gennaio al 13 febbraio), al cenacolo degli Agostiniani ad Empoli (dal 6 al 26 marzo), a Peccioli, presso il Palazzo senza Tempo (dal 15 giugno al 30 luglio) a  Roma presso Evolve Maire Tecnimont Foundation ed a Pistoia. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito dedicato alla mostra.

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