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Masterchef 13, la Toscana trionfa con la livornese Eleonora Riso

La vincitrice del cooking show ha 27 anni, vive a Firenze e fa la cameriera

L'albo d'oro di Masterchef vede finalmente l'accesso della Toscana (e di Firenze). A vincere la tredicesima edizione del cooking show è Eleonora Riso, 27 anni di Livorno che vive nel capoluogo fiorentino. Sul podio, grandi protagonisti con lei di una finale carica di emozioni, Michela Morelli, personal trainer 44enne di Appiano sulla Strada del Vino (Bolzano), e Antonio Mazzola, 28 anni geometra che vive a Monaco di Baviera. Con la sua vittoria, Eleonora, che dai pronostici era indicata come la favorita della vigilia, conquista 100.000 euro in gettoni d’oro e l’accesso a un prestigioso corso di alta formazione presso ALMA - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana; in più, come da tradizione, conquista la possibilità di pubblicare il proprio primo libro di ricette grazie alla casa editrice Baldini+Castoldi: “Laboratorio di sapori”, in uscita l’8 marzo.

La storia di Eleonora: la cucina come cura per i disturbi alimentari

Prima di entrare ufficialmente nella Masterclass, Eleonora si definiva una ragazza "fuori dagli schemi", quasi come i suoi capelli che negli anni hanno cambiato frequentemente lunghezza e colore. La sua storia è singolare: nata e cresciuta in provincia di Livorno, dopo aver vissuto a Pisa per l’università si è trasferita per due settimane in Francia a fare la vendemmia, quindi è tornata a Firenze dove ha deciso di vivere in mezzo alla natura, in una "casa nel bosco" che è una sorta di “comune”. Qui Eleonora ha imparato a tagliare la legna, coltivare l’orto e raccogliere le uova delle galline, oltre ad apprendere anche i segreti dell’apicoltura. Nel capoluogo toscano si mantiene facendo la cameriera in un ristorante nel quale, racconta, "mi sono emozionata ad assaggiare un piatto tipico che fanno lì: una roba con le frattaglie, quando l’ho assaggiato ho pianto".

La cucina, una delle sue passioni, l’ha aiutata nel superare disturbi alimentari avuti negli anni. Da qualche tempo cucina perlopiù piatti vegani e vegetariani "per una questione etica e di salute", sposa pienamente la filosofia della cucina anti-spreco. La sua cucina è legata alla tradizione e ricca di sapori e spezie, ricerca gli ingredienti ed è attenta alle materie prime. Tra le sue altre passioni c’è "tutto quello che è arte", quindi ama musica, cinema, lettura e disegno. Iscrittasi a MasterChef Italia perché, diceva, "mi voglio divertire", nel suo percorso all’interno del cooking show non si è mai risparmiata sia nelle emozioni mostrate ai giudici, sia nei suoi racconti, sia nei piatti, spesso giudicati di altissimo livello dal trio di chef, formato anche in questa edizione da Antonino Canavacciuolo, Giorgo Locatelli e Bruno Barbieri.

Il menù dedicato al Giappone che l'ha portata alla vittoria

Nel corso della finalissima di MasterChef Italia, la nuova detentrice del titolo ha presentato un menù chiamato “Ichigo Ichie - Quant’è bello leggere tra le righe”, che lei racconta così: «Qualche anno fa ho letto un libricino che descriveva in modo semplice e comprensibile a noi occidentali il concetto giapponese di “ichigo ichie”. Sintetizzando, stiamo parlando di un momento presente che va vissuto appieno, perché la vita è un susseguirsi di avvenimenti ognuno dei quali è unico e irripetibile: l’invito è quello di non rimandare, provando a fare cose mai fatte prima, cambiando le cose se non ci sentiamo bene, rincorrendo i momenti speciali e respirando. Ho cercato quindi di placare il caos che avevo dentro – spiega ancora Eleonora – è impulso ed emozione, ma può essere anche distruttivo. Mi sono accorta di non avere nessun altro vero obiettivo nella vita se non quello di ricercare un minimo di equilibrio. Così per il mio menù ho deciso di ispirarmi alla cucina giapponese, intrecciandola alle mie tradizioni e alle mie esperienze rendendo protagonisti gli ingredienti a cui sono affezionata, perché mi ricordano dei momenti importanti e significativi della mia vita. Il mio menù sarà semplice, giocoso ed equilibrato».

I piatti che ha portato all’assaggio sono stati: l’antipasto Nonno Umami, chips di carta di riso, con “insalata russa” scomposta, concentrato di acciughe e vin santo, wasabi; Fiume Sacro, dei ravioli al vapore ripieni di patate aromatizzate al rosmarino, tartare di trota marinata, pompelmo, brodo dashi; Pelle Ribelle, anguilla in doppia cottura e laccata, salsa di albicocche e alloro, insalatina di sedano, cetriolo, mela verde, rafano e zenzero; infine, Mochi = Grande Fortuna, mochi ripieno di bavarese al cocco e cardamomo con frutta fresca, bubble tea con sfere al caffè e tè matcha. Per la giovane livornese adesso si prospetta una nuova vita, grazie ai 100.000 euro del montepremi vinti per la sua creatività e la sua voglia di riscatto che durante questa tredicesima edizione ha sempre messo all'interno dei suoi piatti. 

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