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Quattro gite fuori porta per il weekend del 2 giugno

Quattro idee per godersi al meglio una giornata di relax lontano dallo stress cittadino

Il 2 giugno si avvicina e anche quest'anno la Festa della Repubblica offre l'opportunità di avere qualche giorno di relax. Per chi rimarrà a Firenze, ecco quattro idee per una gita fuori porta per staccare dalla vita cittadina e immergersi nella natura della Toscana. 

Parco fluviale dell'Elsa

Il fiume Elsa è balneabile, e specialmente in estate è meta di molti bagnanti in cerca di refrigerio. Lungo circa 4 km, il percorso inizia con la “Steccaia” ed il “Callone Reale”, due opere di ingegneria idraulica che fin dall’XI secolo incanalarono le acque del fiume nelle “gore”, canali artificiali che portano l’acqua verso la città e che nel corso dei secoli sono serviti ad alimentare energia per mulini, cartiere, ferriere e altre attività artigianali e industriali. Il sistema idraulico originale è stato oggetto di un restauro nel corso del XVII secolo voluto dal Granduca di Toscana Ferdinando I° De’ Medici.

Diversi sono i punti caratteristici che sono toccati dal percorso attrezzato e che fino a qualche decennio fa hanno costituito il “mare dei colligiani”. Subito dopo la “Steccaia” troviamo il “Diborrato”, dove le acque dell’Elsa subiscono un brusco salto creando una cascata di circa 15 metri formando una sorta di piccolo lago profondo circa 10 metri. Troviamo quindi la “Grotta dell’Orso”, la “Conchina”, il “Masso Bianco”, la “Nicchia” e la “Spianata dei Falchi”. Lungo il percorso, dotato di cartellonistica esplicativa si trovano anche diversi attraversamenti del fiume. Lungo il percorso che costeggia il fiume vivono numerose speci di uccelli, pesci ma anche anfibi come i tritoni Lungo il torrente Elsa vivono poi indisturbate numerose specie di uccelli e pesci. Se sarete fortunati potrete nuotare con i ghiozzi di ruscello, le carpe e alcuni anfibi come i tritoni, la rana verde e quella dalmatina e in alcuni casi potrete osservare aironi, garzette e germani reali che qui sono di casa.

Borgo di Santa Fiora

A circa due ore e venti di distanza da Firenze si trova il borgo incantato di Santa Fiora, inserito tra i borghi più belli d'Italia, in provincia di Grosseto. Situato nel versante meridionale del Monte Amiata e circondato da castagni, l’esteso centro storico di Santa Fiora si sviluppa su un colle di trachite ed è diviso in tre terzieri: Castello, Borgo, Montecatino, digradanti in successione dai castagni alle sorgenti del fiume Fiora. L’abbondanza d’acqua, che è una delle caratteristiche principali del borgo, ha permesso alla natura di svilupparsi florida come non mai nei dintorni di Santa Fiora. Se volete ammirare il verde incontaminato di questo piccolo paese, non potete proprio perdervi la Peschiera: si tratta di un parco-giardino rinascimentale costruito dagli Sforza, dove un tempo venivano allevate le trote. Sono possibili numerose escursioni nei dintorni di Santa Fiora e nelle sue frazioni, come ad esempio i percorsi naturalistici lungo il Monte Amiata (la più grande faggeta d’Europa) o dalla centrale geotermica di Bagnore 4 (l’ultima realizzata e la più moderna al mondo) fino alla Galleria delle Sorgenti del Fiora, oppure ancora il Percorso delle fonti di Selva, che passa anche vicino al convento della SS. Trinità. Tante le specialità da assaggiare nel borgo: dal Marrone santafiorese ai funghi porcini alla cipolla della selva di Santa Rosa.

Cascate di Candalla

Tra le Alpi Apuane, in provincia di Lucca, si trova un gioiellino della natura, dove è possibile fare una bella passeggiata per rinfrescarsi dal caldo della città. Stiamo parlando delle Cascate di Candalla uno dei torrenti balneabili più belli della Toscana.  Visitare le cascate di Candalla è come entrare in un sogno. Dopo un fitto bosco, si costeggia un torrente dove è possibile vedere edifici in rovina che un tempo furono frantoi, opifici e mulini. Fino a raggiungere le piscine naturali dove fare il bagno (occhio all'acqua gelata). Lungo la valle di Candalla ci sono infatti numerosi ruderi e rovine di opifici, mulini, frantoi, pastifici, polverifici sorti in prossimità del torrente Lombricese per sfruttarne l’energia. I più antichi risalgono addiruttura al XV secolo. Se non si vuole fare il sentiero è possibile raggiungere le cascate seguendo le indicazioni per Viareggio/Camaiore, da qui dirigersi poi verso Lombrici, Vado/Casoli per poi seguire le indicazioni per Candalla. Dall’ Osteria Candalla inizia il sentiero che porta alla cascata. 

La Via del Latte nel Mugello

La Via del Latte è il percorso che riunisce i 29 allevamenti selezionati da Mukki dove si produce il latte che poi diventa “Selezione Mugello” e “il Podere Centrale” della Mukki. Un itinerario attraverso il Mugello per scoprire non solo le stalle ma anche i luoghi di interesse paesaggistico, culturale, artigianale e gastronomico del territorio. La Via del Latte si propone come un marchio identificativo di un territorio che si qualifica anche con la produzione del latte, con le sue stalle che rappresentano un presidio di valori, di tradizioni e cultura, oltre che di insostituibile tutela del paesaggio e dell’economia locale.

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