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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Buon compleanno Dante Alighieri!

I modi di dire che dobbiamo al Sommo Poeta e il prossimo film di Pupi Avati

Oggi, 29 maggio, è il compleanno di Dante Alighieri, o meglio è quello che noi abbiamo scelto. Sulla vita del Sommo Poeta, infatti, ci sono poche certezze biografiche e tra queste non compare la data della sua nascita, ciò che sappiamo è che sotto il segno dei Gemelli nel 1265, il suo compleanno è quindi collocabile tra il 14 maggio e il 13 giugno.

Del tutto assenti o rarissimi sono i riferimenti che il poeta ci fornisce sulla sua vita personale, a cominciare dalla data di nascita: nato sotto il segno dei Gemelli nel 1265, il suo compleanno è collocabile tra il 14 maggio e il 13 giugno e tradizionalmente fissata al 29 maggio 1265.

Nel 1277, a soli dodici anni, venne promesso a Gemma Donati, che sposò negli anni successivi e dalla quale ebbe tre (o forse quattro) figli. Secondo quanto riportato nell'opera "Vita Nova", nel 1283 incontrò Beatrice esattamente 9 anni dopo il loro primo incontro da bambini. 

Appartenente alla piccola nobiltà cittadina, fin da giovane Dante ebbe una formazione culturale ampia e variegata, mentre si avvicinerà all'attività politica verso la fine del '300.

Nel 2021 si celebreranno i 700 anni dalla sua morte, avvenuta nel settembre del 1321.

L'esilio di Dante a Firenze

Il nuovo film di Pupi Avati: Vita di Dante

Il nuovo film di Pupi Avati, sul quale lavora da diciotto anni, racconterà la vita di Dante Alighieri. La fonte unica per la storia del Sommo Poeta saranno gli scritti del suo biografo, Giovanni Boccaccio. A Toscana Oggi, il regista ha affermato che non si tratterà di una fiction ma di un film storico che avrà solo alcune ricostruzioni lasciate all'immaginazione. "Ho undici consulenti - spiega a Toscana Oggi - tra i quali Emilio Pasquini, Marco Santagata, Franco Cardini: il meglio che si possa avere oggi in Italia. Però è pur sempre un film, non un saggio sulla vita di Dante. È un mio Dante che vorrei lo rendesse seducente. Il mio tema è far piacere Dante".

Il film si chiamerà Vita di Dante e per il regista sarà il film che ancora non è riuscito a fare. Una parte di investimenti arriveranno da Rai Cinema.

Ecco le espressioni inventate dal Sommo Poeta che molti utilizzano senza saperlo

Non mi tange
Ovvero “non mi sfiora neppure, non mi interessa”. Sono le parole di Beatrice nel canto II dell'Inferno, quando spiega a a Virgilio di non temere affatto il regno di Lucifero. 

Far tremare le vene e i polsi
Il Sommo Poeta la utilizza nel canto I dell'inferno, chiedendo a Virgilio di salvarlo dalla Lupa, una delle tre fiere che ha incontrato nella selva. 

Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate
Sicuramente avrete letto questa frase sul portone di qualche scuola: sono i versi incisi sulla porta dell'inferno.

Non ragioniam di lor, ma guarda e passa
Virgilio esorta Dante a non parlare con gli ignavi, rivolgendo loro la stessa indifferenza e apatia che essi ebbero in vita. 

Galeotto fu…
... “'l libro e chi lo scrisse”. A parlare è il personaggio di Francesca, che racconta a Dante il suo infelice amore per Paolo.  

Fatti non foste a viver come bruti...
Il personaggio di Ulisse incita i suoi compagni a seguirlo oltre le colonne d'Ercole, un tempo ritenute i confini del mondo.

Stai fresco
Con l'espressione “i peccatori stanno freschi”, il poeta si riferisce a quella zona dell'Inferno dove i dannati vengono colpiti da gelide raffiche di vento prodotte dalle ali di Lucifero. 

Il bel paese
Nell'invettiva contro Pisa, Dante definisce la città “vituperio de le genti” di quel “bel paese là dove 'l sì suona”.

Il fiero pasto
Un pasto bestiale, ovvero quello che il Conte Ugolino sta consumando nel canto XXXIII dell'Inferno. Un'immagine immortale, tra le più suggestive dell'intera opera.  

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