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Martedì, 30 Aprile 2024
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Carnevale, le curiosità sulla festa

Dall'origine del nome al perché ci si maschera

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Una delle feste più divertenti è sicuramente il Carnevale. Si tratta di una delle festività più ricche di curiosità e storia. Innazitutto a partire dal nome. Il termine deriverebbe da un'espressione latina "carrum novalis" (carro navale) cioè una specie di carro allegorico, a forma di barca, con cui i romani inauguravano le commemorazioni o da "carmen levare" (eliminare la carne) poiché anticamente indicava il banchetto che si teneva l'ultimo giorno di carnevale (martedì grasso), subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima, momento in cui era interdetto l'uso della carne. Per stabilire le origini del Carnevale bisogna fare un viaggio indietro nel tempo e riportare alla mente le dionisiache greche o i saturnali romani. Durante questi momenti di festa non si seguivano gli obblighi sociali e le gerarchie e si lasciava spazio alla dissolutezza, al gioco e al rovesciamento delle regole grazie anche all'ausilio delle maschere. 

Carnevale, quando si festeggia?

Nella tradizione cattolica indica il periodo dell'anno antecedente la Quaresima (cioè letteralmente il quarantesimo giorno prima di Pasqua). Per alcuni comincerebbe addirittura dal giorno di Santo Stefano, subito dopo Natale, collegando così le due principali feste religiose della cristianità. Per altri dopo l’Epifania. Dunque se sull'inizio non c'è unanimità, tutti sono d'accordo sulla fine: il martedì prima del "Mercoledì delle Ceneri" che dà inizio alla Quaresima.

Carnevale, perché ci si maschera?

Una delle ipotesi sull'origine è da ricercarsi nell’antica tradizione pagana. Durante il periodo dei Saturnali che hanno poi dato origine alla festa, si era soliti sovvertire ogni tipo di gerarchia invertendo così i ruoli imposti dalla società. Il povero per una volta poteva tramutarsi in ricco e viceversa. Un'altra ipotesi, invece, ha un'origine più arcaica: si dava modo allo spirito dei defunti di fare festeggiamenti sfrenati in cambio di abbondanti raccolti.

Carnevale, perché si usano i coriandoli?

Nel Rinascimento per Carnevale i semi del coriandolo venivano glassati con lo zucchero, e da li iniziò la tradizione dei coriandoli a Carnevale, in un secondo momento formati da piccole pallottole di gesso, attualmente dischetti di carta multicolori. L’usanza di lanciare piccoli oggetti è in realtà molto più vecchia e risale all'Antica Grecia. Secondo alcuni lanciare oggetti sarebbe il modo per mostrare la propria partecipazione al trionfo anche senza poter raggiungere fisicamente la persona. Il lancio di fiori o di coriandoli richiamerebbe il lancio di doni. Secondo altri l'usanza avrebbe origine con i poteri magici attribuiti ai fiori e alle piante.

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