rotate-mobile
Politica Centro Storico

Nodi spinosi per Palazzo Vecchio: ztl estiva, pedonalizzazione e scarico merci

Tre nodi spinosi per Palazzo Vecchio: la zona a traffico limitato con le polemiche della Confcommercio, le nuove norme di carico e scarico merci e i dubbi sulla pedonalizzazione di piazza Pitti e via Tornabuoni

E’ sempre il centro storico a tener banco: l’imminente reintroduzione della Ztl estiva, la pedonalizzazione di via Tornabuoni e piazza Pitti, e da questa mattina entrano in vigore le nuove norme di carico e scarico merci nel perimetro delimitato dalle porte telematiche. Eventi distinti ma legati assieme da un unico filo conduttore: una nuova concezione del centro di Firenze, meno caotica, meno rumorosa e più fruibile per turisti e fiorentini. Tuttavia non tutti sono d’accordo con la linea di principio impostata dal sindaco Matteo Renzi ed inaugurata con la chiusura al traffico di piazza San Giovanni.

SCARICO E CARICO MERCI -  Da questa mattina, come annunciato qualche settimana fa, cambiano e si riducono gli orari utili per i camioncini dei rifornitori: le merci potranno essere recapitate nei negozi nella fascia oraria mattutina che va dalle sette e trenta alla nove. Niente più deroghe, né finestre pomeridiane e per i corrieri “ritardatari” si prospettano multe salatissime. Solo per il trasporto farmaci è prevista una corsia preferenziale, tutti gli altri dovranno necessariamente adeguarsi. Per l’assessore alla mobilità Massimo Mattei si è trattato di una strada obbligata: “c’era una reale necessità di cambiare le norme perché siamo arrivati al punto che il centro storico sembra non essere più di residenti e turisti, ma di chi entra a scaricare fuori da ogni misura. Cerchiamo semplicemente di riportare il rispetto che il centro storico merita”. Solo le compagnie dotate di mezzi elettrici avranno libero accesso al centro.
Nuove regole ed un giro di vite sui traportatori che ha già causato le prime defezioni: Esselunga ha deciso, per esempio, di sospendere il servizio di consegna della spesa a domicilio per tutti i residenti della Ztl. Troppo breve la finestra temporale in cui è autorizzato lo scarico e le consegne e troppe le richieste da soddisfare. La presa di posizione di Confcommercio non si fa attendere ed è chiara: “a questo punto – fanno sapere da Corso dei Tintori 29, la sede di Confcommercio Centro – non resta che auspicare al più presto un ricorso al Tar da parte delle tante aziende di trasporto merci vessate come tutte le attività e i cittadini”.

ZTL ESTIVA - “I commercianti vogliono le navette, allora tirino fuori i soldi”. Co queste parole il sindaco Renzi ha liquidato i timori che buona parte dei commercianti del centro hanno manifestato a pochi giorni dall’entrata in vigore delle Ztl che regolerà il transito notturno nei week-end primaverili ed estivi (dal ventuno di maggio al 25 settembre). Da qualche tempo Confesercenti chiede più servizi per far si che il popolo della notte possano agilmente recarsi negli spazi storici della città. La paura dei commercianti è che i vincoli imposti dalla Ztl estiva allontanino i fiorentini dal centro città durante i mesi caldi. Il sindaco, comunque, ha la propria idea e non ha intenzione di cedere di un millimetro: “non possiamo pagargliele noi. Se vogliono siamo disponibili a trattare, ma non possiamo, né vogliamo, pagare tutto”. Questo tutto si aggirerebbe intorno ai settantamila euro. C’è sempre la terza via più volte rimarcata in queste ultime settimane dal prima cittadino, gli ormai famosi “due passi a piedi”. Lo disse all’indomani delle proteste dei residenti di Santa Croce, “invasi” dal popolo della notte durante il primo week-end di vero caldo in città, il primo assaggio estivo. Allora Renzi disse: “possiamo dire ai giovani che, se alle quattro di notte fanno dieci minuti a piedi per raggiungere la macchina, male non fa”. Un concetto che ha rimarcato anche in questa occasione: “c’è sempre un parcheggio che non dista più di dieci minuti a piedi. Non credo che fare una passeggiata d’estate sia un così grosso problema”.

PEDONALIZZAZIONE -
L’amministrazione sta procedendo a tappe forzate per far sì che per il ventiquattro di giugno, durante la festa per il patrono di San Giovanni, sia tutto pronto per l’inaugurazione della nuova mega area pedonale. Per far si che la rivoluzione pedonale di piazza Pitti e via Tornabuoni si trasformi nella classica ciliegina sulla torta, prima che i fuochi colorino il cielo di Firenze, Palazzo Vecchio deve affrontare nodi e scelte di non facile soluzione. Sono due le strade percorribili: la prima ricalca la scelta adottata per il Duomo, cioè la chiusura totale a mezzi e trasporto pubblico; la seconda, più dolce, dove si ipotizza un transito controllato e notevolmente ridotto transito, concesso solo al trasporto pubblico ed ai residenti (ma non ai motorini). La vicenda è comunque piena di complicazioni. Da una parte i sindacati Ataf denunciano il pericolo di questa operazione, ipotizzando il pericolo, per la conformità della zona e delle vie, di un buco nero del traporto pubblico in quella porzione di città. Dall’altra sta montando la protesta portata avanti dalla Consulta Invalidi e Handicappati di Firenze che denunciano la possibile esclusione dalla vita cittadina per tutti quei disabili la cui mobilità sarà pesantemente aggravata dalle future pedonalizzazioni, non solo in zona Pitti Tornabuoni, ma anche nel progetto che riguarderà le Cascine. Le parole Consulta sono state raccolto dall’assessore Mattei che rilancia: “siamo sempre stati attenti e sensibili alle esigenze dei disabili e non accettiamo che si faccia demagogia su un argomento come questo”.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nodi spinosi per Palazzo Vecchio: ztl estiva, pedonalizzazione e scarico merci

FirenzeToday è in caricamento