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Voto all'elezioni di quartiere aperto anche ai sedicenni

Per combattere il problema della disaffezione alla politica, l'assessore regionale Nencini ha proposto il voto ai sedicenni oltre a nuovi strumenti per comunicare con i più giovani

Sedicenni al voto nei quartieri, ma anche nuove forme di partecipazione: partendo dai Comuni e coinvolgendo di nuovo anche i più giovani. E poi nuovi strumenti di comunicazione, più moderni, perché a volte la partecipazione manca perché sono inadeguati gli strumenti con cui parlarsi. Sono i primi ingredienti di una ricetta che l’assessore alle riforme istituzionali on. Riccardo Nencini sta cucinando, parte di un progetto per una più ampia partecipazione dei toscani alle decisioni delle istituzioni che potrebbe iniziare a concretizzarsi già ai primi di marzo.
Ne ha parlato stamani nella sala Gigli del Consiglio regionale in via Cavour a Firenze, dove si discuteva appunto del rapporto tra cittadini, politica e istituzioni. L’occasione era la presentazione di un’indagine demoscopica commissionata dalla Regione all’istituto Emg e realizzata metà novembre su un campione significativo di mille residenti.
 

POLITICA NAZIONALE - Risultato? I toscani, come gli italiani, sono sempre più disaffezionati alla politica. La considerano lontana, a volte con disgusto pure. Il 28% se ne interessa poco, il 38% per nulla. Ancora più sfilacciato è il rapporto con i partiti, un tempo luogo anche di ‘educazione civica’ e non sostituiti oggi da altri soggetti in questo ruolo. Solo il 5% degli intervistati è così iscritto ad un partito, il 6% di loro oggi non lo è ma lo era in passato. Solo il 15% ha molta o abbastanza fiducia nei partiti nazionali.

POLITICA LOCALE - Va un po’ meglio che altrove. E infatti la fiducia verso il livello locale dei partiti, quello comunale, cresce: è il 26 per cento. Ma non c’è di che stare tranquilli. “Soprattutto – ammette l’assessore Nencini – non possiamo permetterci di stare fermi. Ho sempre pensato che quando i sondaggi individuano nel presidente della Repubblica l’unica architrave di un sistema, c’è da preoccuparsi: il rischio è che al piano di sotto non ci sia più niente. Nel caso della Toscana possiamo ancora contare su un’intelaiatura civica: adeguata. I toscani hanno ancora fiducia nel proprio Comune e nella Regione. Ma è un’intelaiatura che va bene oggi, forse non più adeguata per domani mattina”

METODI - Viviamo nell’epoca di internet e di twitter. “Ma per la mia generazione – confessa l’assessore Nencini – la democrazia è in fondo ancora quella d’alzata di mano, con qualche strumento avanzato a corredo”. Internet è uno strumento di informazione e partecipazione in espansione. “Molti giovani oggi si informano e partecipano con internet – sottolinea Nencini – . Internet potrebbe aiutarci a stimolare i cittadini ad una maggiore partecipazione o a dare un risposta a chi, come gli studenti dei movimenti studenteschi degli ultimi mesi, protestavano sì contro una riforma universitaria giudicata fallace ma soprattutto contro le istituzioni, perché nessuno si preoccupava delle loro opinioni. Per questo dico: coinvolgiamoli e facciamoli magari anche votare, almeno nelle circoscrizioni comunali, che esistono solo nelle grandi città ma che è l’unico livello su cui la Regione può legiferare quanto al diritto di voto”. Saranno sufficientemente maturi ? Per il 17% dei toscani intervistati già lo sono.
 

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