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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Molestie telefoniche: dalla Toscana un freno ai venditori

Approvata una mozione di Mazzeo (Pd) contro le chiamate indesiderate. M5S: "Limiti anche ai partiti"

Chi di noi non è stato tempestato di chiamate da parte di qualcuno che voleva venderci qualcosa? Telefonia, gas, luce, ma anche assicurazioni e chi più ne ha più ne metta. Il Consiglio regionale prova a metterci un freno: è stata approvata oggi una mozione presentata dal Partito democratico per chiedere di cambiare in tempi brevi la "normativa nazionale vigente ai fini di una maggior tutela dei cittadini dalle chiamate telefoniche promozionali indesiderate”.

L'atto, presentato in aula dal consigliere Antonio Mazzeo, è stato emendato su proposta del consigliere Giacomo Giannarelli (Movimento 5 Stelle) per inserire, nella ricerca di una maggior tutela dei cittadini, anche chiamate telefoniche “provenienti da partiti politici” e “sms di analoga provenienza”. Su questo emendamento Mazzeo ha specificato che l’accoglimento “non è un problema”. Tuttavia ha voluto ricordare che, almeno per il partito che rappresenta, viene “utilizzato un albo degli elettori, così come la normativa consente”.

In sede di dichiarazione di voto Elisa Montemagni (Lega Nord) ha affermato che “molestare non è più telemarketing. Le categorie più a rischio sono quelle più deboli. La mozione è giusta e investe problematiche che necessitano di una modifica normativa a livello nazionale”. Tommaso Fattori (Sì – Toscana a sinistra) ha annunciato il voto a favore del gruppo, definendo la mozione “molto importante. Le molestie telefoniche si stanno universalizzando. Occorre intervenire”.

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