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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Stazione Leopolda: il Comune valuta se esercitare il diritto di prelazione

L'asta aperta da Ferrovie per i 5.200 mq che hanno fatto da incubatrice alla 'rottamazione' di Matteo Renzi non ha messo fretta a Palazzo Vecchio. "Decideremo nel 2016", dice l'assessore Perra, ricordando i 60 giorni per esercitare il diritto di prelazione a fine gara

La scelta di Ferrovie, quella cioe' di mettere in vendita l'ex stazione Leopolda, o meglio i 5.200 dello spazio espositivo frutto del recupero storico realizzato dall'architetto Gae Aulenti(1996) con prezzo base d'asta di 7,2 milioni di euro, apre a Firenze una serie di scenari inediti. A partire dalle scelte del Comune che non ha mai nascosto l'orizzonte suggestivo: un corpo unico culturale-espositivo che tenga insieme la Fortezza da Basso, il nuovo Teatro dell'Opera e appunto la Leopolda. L'accelerata di Fs per via di Ferservizi (la societa' che gestisce la vendita e l'affitto del patrimonio immobiliare del gruppo) tuttavia non ha messo fretta a Palazzo Vecchio. 

Il perche' lo spiega all'agenzia 'Dire' Lorenzo Perra, l'assessore a Bilancio e Urbanistica: "Sulle procedure di evidenza pubblica per la cessione di immobili, abbiamo diritto di prelazione che possiamo esercitare successivamente all'aggiudicazione della gara". Stando alla gara lanciata da Fs, le offerte potranno essere presentate entro le 12 del 2 dicembre. Tuttavia la norma mette a disposizione 60 giorni per il diritto di prelazione, quindi, "valuteremo il da farsi sicuramente nel 2016. Eventualmente- spiega Perra- lo potremmo prevedere nel piano delle acquisizioni dell'anno prossimo". Piedi di piombo: per ora in pratica si tratta di un'ipotesi di scuola "tutta da valutare, affrontando le diverse variabili, come i valori economici e chi saranno i possibili acquirenti". Due su tutte: se l'operazione dovesse ingolosire Palazzo Vecchio, l'amministrazione si troverebbe a scegliere: o l'azione personale, da battitore libero, oppure in cordata con Regione, Camera di commercio e Citta' metropolitana. Quattro realta' che insieme stanno dando corpo e sostanza alla Fortezza del domani. 

Per l'assessore, infatti, "l'idea del polo rimane: si tratta di un obiettivo mai messo in discussione". L'altro soggetto tirato in causa dalla cessione e' senz'altro Pitti Immagine, la societa' che attualmente gestisce gli eventi all'interno della struttura. Il contratto tra Pitti e Fs e' scaduto nel 2014, ma le due realta' hanno trovato un accordo, a stessi canoni, per il 2015. Da Pitti, tuttavia, per adesso non filtra nessuna posizione.
 

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