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Riordino province in Toscana: ecco dove andranno i 4300 ex dipendenti

"Tra i 1.600 e 1.700" approderanno nelle piante organiche di Regione, Comuni e comunità montane. Lo spiegano i sindacati, che al conto aggiungono 360 prepensionamenti e oltre 2mila unità destinate alle nuove province

"Sono tra i 1.600 e 1.700" i dipendenti pubblici provenienti dalle ex Province toscane che approderanno nelle piante organiche di Regione, Comuni e comunità montane. Lo spiega alla 'Dire' Marco Bucci, segretario regionale della Cisl Funzione pubblica, durante l'Assemblea nazionale unitaria Cgil, Cisl e Uil delle province italiane in corso a Palazzo Medici Riccardi, sede della Città metropolitana di Firenze. "La fase- continua Bucci- e' delicata. Con l'approvazione della legge si avvia concretamente il percorso di trasferimento del personale. E' un momento in cui pretendiamo trasparenza, chiarezza e rispetto delle regole. Per questo abbiamo chiesto una serie di misure che diano continuità ai servizi e salvaguardino i posti di lavoro".

Stando allo schema descritto dalle sigle sindacali toscane, a fronte della legge curata dall'assessore Bugli che disciplina tra l'altro anche la ripartizione delle funzioni, dei poco più dei 4.300 dipendenti dell'ex province, circa 1.200-1.300 lavoratori passeranno in Regione; grossomodo 400 saranno riassorbiti tra Comuni e comunità montane; 360 hanno maturato i requisiti per il pensionamento sfruttando la pre-Fornero. I rimanenti, superiori comunque alle 2.000 unità, passeranno alle Province di secondo livello e alla Città metropolitana di Firenze.

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