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Tramvia linea 2: il Comune monitorerà l'impatto sui commercianti

Ieri presentato il piano di Palazzo Vecchio per monitorare l'impatto economico sui commercianti di Novoli a causa dei cantieri della linea due

Tre colori ognuno dei quali corrisponde ad una criticità, un po’ come si procede per classificare le emergenze al pronto soccorso degli ospedali. Solo che in questo caso la tabella cromatica stilerà la classificazione dei disagi prodotti alle imprese e alle attività commerciali dai lavori di realizzazione della linea 2 della tramvia. Questa la novità più importante emersa ieri mattina durante la riunione dell’Osservatorio Economico Tramvia e Imprese, quello strumento di controllo cioè creato allo scopo di monitorare l’impatto dei lavori della tramvia sulle attività economiche delle zone in cui è prevista la cantierizzazione. Presenti il vicesindaco Dario Nardella, rappresentanti di Regione e Provincia. Con loro anche le associazioni di categoria, Abi, Fidi Toscana, Camera di Commercio, Quartieri 1 e 5.

Così è stato stabilito che entro il 10 gennaio 2012 sarà ultimata la mappatura del commercio, il censimento di tutti quei commercianti che, in termini economici, patiranno e subiranno l’avanzare dei lavori tramviari. Ogni colore una risposta: alta criticità per coloro che saranno inseriti nella fascia rossa, i più colpiti in sostanza, si prospetta la chiusura o il trasferimento dell’attività; nella fascia arancione, si prospetta la chiusura o il trasferimento temporaneo, per ultimo la riduzione del personale; l’ultima fascia è di colore grigio, i “fortunati” che rischiano meno, dove lo schema prospetta un minore afflusso della clientela. Da questa griglia si muoveranno le risposte di sostegno, gli ammortizzatori al commercio cittadino coinvolto, suo malgrado, nell’opera pubblica. Soluzioni chiare richieste a gran voce soprattutto dai commercianti che saranno coinvolti nel cantiere di Novoli, quello dell’ormai famosa strettoia, intervento complicato e delicato e quindi lungo. L’assessore alla mobilità Mattei ha parlato di un tempo pari ad almeno 600 giorni, sempre che tutto proceda senza tentennamenti. Solo in quella porzione di tessuto sociale e cittadino, una piccola parte dell’intera opera di cantierizzazione, gli esercizi che rischiano la chiusura forzata sono 18. Tutte le misure che affiancheranno le fasce di criticità ed accompagneranno le attività lungo questo difficile percorso, saranno illustrate sempre il 10 gennaio prossimo. Si parla di un fondo di supporto di Abi e Fidi Toscana per prestiti con interessi e garanzie abbattuti; finanziamenti per la cassa integrazione in deroga della Regione, per i dipendenti delle attività interessate nel periodo dei lavori; abbattimento di canoni e tariffe locali come Cosap, Cimp e Tia; coinvolgimento di Regione ed Agenzia delle Entrate per valutare eventuali contributi a titolo di indennizzo.

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