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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Tramvia: la Regione e Firenze firmano l'accordo per non perdere il treno Europa

La tranvia fiorentina guadagna oltre tre anni e il rischio che i contributi dell'Unione Europea tornino indietro è scongiurato. Per costruire le tre linee e non perdere i 36,6 milioni di euro affidati da Bruxelles ci sarà tempo fino al 31 marzo 2019

La tranvia fiorentina guadagna oltre tre anni e il rischio che i contributi dell'Unione Europea tornino indietro è scongiurato. La buona notizia era arrivata la scorsa estate: l’accordo consentirà di ultimare un'opera strategica per il trasporto nel capoluogo e dai comuni più vicini con l'idea poi di estendere la tranvia anche a Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino. Stamani Regione e Comune di Firenze, assieme a Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio, hanno firmato l'accordo di programma che mette nero su bianco l'intesa raggiunta la scorsa estate con l'Unione Europea. Per costruire le tre linee e non perdere i 36,6 milioni di euro affidati da Bruxelles alla Regione e da questa destinati al Comune ci sarà tempo fino al 31 marzo 2019 e non più solo fino al 31 dicembre 2015: tre anni e tre mesi in più, appunto. Il Comune, come chiesto dall'Unione Europea, dovrà comunicare ogni tre mesi lo stato di avanzamento dell'opera.

TRE LINEE, UN UNICO PROGETTO - I lavori fatti fino ad oggi valgono molto più dei 36 milioni di contributi europei: basterebbe la linea 1, inaugurata nel 2010 e che collega Scandicci con Firenze, l'unica al momento funzionante. Tra le proposte avanzate a Bruxelles c'era infatti anche quella di trasferire tutti i finanziamenti sull'opera già realizzata. Il problema però è che l'Unione Europea aveva concesso i 36 milioni e 597 mila euro per un progetto che comprendeva tre linee, una ventina di chilometri e quaranta fermate. I sette chilometri e le 14 fermate attive tra Scandicci e la stazione di Santa Maria Novella per la Ue non erano dunque sufficienti. Vista l'importanza strategica (e con l'assicurazione di un monitoraggio continuo sull'opera) Bruxelles ha però accettato la proposta della Regione e concesso tre anni e qualche mese in più per terminare i lavori.

SESTO FIORENTINO E CAMPI BISENZIO - L'Unione Europea ha anche preso in considerazione la proposta, avanzata sempre dalla Regione, di estendere il sistema tranviario fiorentino a Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio con altre due linee. Nell'accordo firmato oggi la Regione si impegna a finanziare e realizzare gli studi di fattibilità con un milione di euro grazie alla risorse del fondo per i progetti strategici.

Finora la Regione Toscana ha contributo per 31,2 milioni di euro alla realizzazione dei lavori della tranvia fiorentina. Si tratta di risorse regionali. Già previsti ci sono poi 36,6 milioni di fondi europei del POR-CreO 2007-2013. In tutto fanno quasi 70 milioni già impegnati. A questi si aggiungono risorse per l'acquisto dei tram e fondi annuali di esercizio. In base all'accordo siglato oggi il Comune di Firenze dovrà rendicontare entro dicembre 2015 le quote di quasi 195 milioni di euro di spesa che riguardano i lavori delle tre linee, ovvero anche la 2 e 3. La linea 2 (i lavori sono iniziati a fine 2011) è quella che da Piazza San Maria Novella si collega all'aeroporto di Peretola e piazza Libertà. La linea 3 prolunga di fatto la linea di Scandicci fino a Careggi.

LA TRAMVIA NELLA PIANA

ROSSI – “L'intesa di oggi ha un doppio valore: è importante perché ci consente di non perdere i soldi che ci aveva dato l'Unione europea – ha sottolineato il presidente della Regione, Enrico Rossi –, ma è altrettanto importante perché con lo studio di fattibilità da completare in meno di un anno si inizia a ragionare sul serio del prolungamento a Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino”. Ogni mese sono oltre un milione i passeggeri che già salgono sulla linea 1 della tranvia, la sola al momento completata e che collega Scandicci con Firenze. Una volta che le tre linee saranno in funzione la stima è di quasi 40 milioni di passeggeri l'anno e 14,5 sarebbero viaggiatori disposti a rinunciare all'uso dell'auto. Un toccasana per ambiente e traffico.

NARDELLA – Dopo il governatore è stata la volta del vicesindaco, nei panni del reggente di Palazzo Vecchio, Dario Nardella. Il suo punto è partito da un assioma: “La tramvia è il nostro punto di orgoglio e la nostra opera pubblica di maggior successo. Il suo sviluppo, con il prolungamento a nord ovest e, nelle nostre intenzioni, anche quello a sud est verso Bagno a Ripoli, sarà il cuore della nuova Città metropolitana che sta per nascere e un volano di sviluppo per tutto il territorio”. “Entro il 2015 – ha aggiunto il vicesindaco –  il Comune dovrà rendicontare 195 milioni di euro, un iinvestimento pubblico che permetterà di dare lavoro a circa 1500 persone”. I lavori, dopo il fallimento di Impresa Spa, saranno affidati alla Fincosit – Grandi Lavori. Il passaggio di consegne tra le due ditte dovrebbe avvenire venerdì della prossima settimana.

“Sono fiducioso, i lavori partiranno il più presto possibile. Tuttavia non voglio sbilanciarmi su una data visto che nelle passate edizioni ha portato male. La prossima settimana – ha concluso Nardella – la giunta comunale approverà tutte le delibere necessarie ai nuovi adempimenti che permetteranno un rapido avvio dei lavori. Domani incontrerò il viceministro ai trasporti Riccardo Nencini per discutere dei finanziamenti necessari al completamento dell’opera: oltre 400 milioni già richiesti per tutto il tratto in superficie, e circa 220 per il tratto interrato che dovrebbe collegare la nuova Stazione Foster dell’Alta velocità con lungarno Pecori Giraldi”.

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