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Tassa di Soggiorno, Renzi: "Mi pare strano aver copiato Venezia"

Il sindaco di Firenze a margine della demolizione della scuola Santa Maria a Coverciano ha dichiarato: "E' un po' strano che noi abbiamo copiato Venezia, visto che noi siamo già partiti e loro ancora no"

La dialettica estiva spesso risulta fine a se stessa, chiacchera leggera, di poco peso e poca vita. La polemica politica, anche se come in questo caso, appena accennata e lievissima, non va mai in vacanza. Così, nella strada che separa Firenze con Venezia, si è consumato un piccolo qui pro quo d’agosto. Al centro del contendere non il primato dell’estetica cittadina, bensì la cronistoria e la paternità della tassa di soggiorno. Ieri, nel capoluogo Veneto, l'assessore al turismo del Comune di Venezia, Roberto Panciera, presentando il regolamento dell’imposta sul turismo (al via domani), aveva detto che “il miglior riconoscimento per il lavoro svolto è la dichiarazione del Comune di Firenze, che modificherà il proprio regolamento a imitazione del nostro”.

Questa mattina, a margine dell’opera di demolizione dell’ultimo lotto della scuola Santa Maria a Coverciano, il sindaco di Firenze non ha mancato di rispondere all’assessore veneziano: “non sono a conoscenza di contatti particolari con il Comune di Venezia su questo argomento”. Lo stesso Renzi ha poi precisato: “più volte ho parlato con il sindaco Orsoni perché Firenze e Venezia potessero avere gli stessi diritti di Roma, quando c'era da istituire il contributo di soggiorno; è un po' strano che noi abbiamo copiato Venezia, visto che noi siamo già partiti e loro ancora no”.
 

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