Tagli del governo al 'piano periferie', Nardella: “Pronti a ricorrere in tribunale”

Firenze è pronta a ricorrere nei “tribunali competenti” in caso il governo giallo-verde guidato da Giuseppe Conte confermi il taglio delle risorse destinate ai Comuni contenute nel 'piano periferie', una serie di norme adottate dal governo Renzi e confermate dal successivo esecutivo Gentiloni.

“Per Firenze si tratta di circa 18 milioni di euro. Il piano per noi rappresenta un aspetto irrinunciabile per riqualificare le nostre periferie. Nel 95% dei casi sono già stati appaltati i lavori e nel 50% dei casi sono già stati firmati i contratti con le aziende”, spiega questa mattina a Palazzo Vecchio il sindaco, a margine di un incontro stampa.

“Ci sono impegni presi sulla base di un presupposto chiaro, sulla base di norme e convenzioni firmate. Non si può scherzare sulle città, come fa il governo, dire che le periferie sono importanti e poi tagliare tutti i fondi per la riqualificazione”, aggiunge Nardella.

Questa sera alle 19:30 una delegazione di sindaci, della quale farà parte anche il primo cittadino di Firenze, incontrerà a Roma il presidente del consiglio Conte.

Della delegazione faranno parte anche i sindaci di Bari Antonio Decaro (che è anche il presidente nazionale dell'Anci, in quota Pd), di Torino Chiara Appendino (M5S), di Roma Virginia Raggi (M5S, che nei mesi scorsi si è schierata a fianco del governo sul provvedimento), di Livorno Filippo Nogarin (M5S), di Pesaro Matteo Ricci (Pd), di Bologna Virginio Merola (Pd), di Parma Federico Pizzarotti (lista civica, ex M5S) e di Cosenza Mario Occhiuto (Forza Italia). 

A livello nazionale si tratta di un 'congelamento' di oltre 1 miliardo di euro, fondi stanziati in precedenza a favore dei comuni (in Toscana sono in ballo svariate decine di milioni, divisi tra i vari capoluoghi). Lo stop è stato deciso dal governo con il decreto 'Milleproroghe', già approvato al Senato e in attesa di essere votato alla Camera.