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La Regione lavora per trasformare la FI-PI-LI in un'autostrada

Approvato in commissione controllo l'aggiornamento 2011 al programma di viabilità regionale 2011-2007: segnalata la proposta per uno studio di fattibilità. Intanto la bretella Lastra a Signa - Prato si stalla

E’ uno dei tanti temi caldi del territorio, una di quelle idee che a volte prendono fiato e forza, altre messe nei cassetti ad impolverarsi: trasformare la FI-PI-LI in autostrada. In questo caso tuttavia la cosa sembra cominciare a prendere forma sostanziale. Qualche notizia, qualche anticipazione era trafugata nei giornali; adesso, dopo l’approvazione a maggioranza (con il voto contrario della Lega) da parte della commissione controllo regionale dell’aggiornamento 2011 del Programma pluriennale di investimenti sulla viabilità di interesse regionale 2001-2007, il progetto si veste dell’ufficialità. All’interno dell’aggiornamento sulla viabilità, infatti, è prevista la realizzazione di uno studio di fattibilità per trasformare in autostrada la FI-PI-LI attraverso un project financing. “Sono novità rilevanti – ha osservato il presidente della commissione controllo Paolo Marcheschi (Pdl) – e più che un aggiornamento di un piano scaduto da quattro anni, servirebbe un nuovo programma”. Secondo un primo monitoraggio progettuale dovrebbero essere 23 gli interventi necessari alla conversione; il costo si dovrebbe aggirare attorno ai 50 milioni di euro. C’è inoltre un progetto di integrazione tra la nuova autostrada e la bretella Lastra a Signa – Prato.

A proposito della bretella e della sua realizzazione, ieri in commissione controllo il direttore generale delle politiche territoriali e ambientali della Giunta, Riccardo Baracco, ha risposto su alcuni quesiti postigli da più parti. Per quel che riguarda l’attuale situazione il direttore ha affermato che nel dicembre scorso la Sit, titolare del project financing, ha presentato un piano economico finanziario con costi aggiuntivi di 90 milioni rispetto ai 243 milioni iniziali, ai quali si sarebbero dovuti aggiungere altri 40 milioni per le prescrizioni della Valutazione di impatto ambientale. Il direttore in commissione ha sottolineato la “non sostenibilità dei costi” di questa operazione, ed ha spiegato che la regione ha richiesto al Sit una rivisitazione del progetto, da presentare entro luglio. Se questo invito non venisse colto dall’azienda titolare del project, o se le modifiche proposte non fossero idonee ed accettabili, la Giunta è pronta a risolvere il contratto e chiedere la restituzione di 28,9 milioni anticipati nel 2006, con interessi e rivalutazione monetaria.

Questa mattina, dopo l’annuncio del project financing per la conversione in autostrada della Fi-Pi-Li, anche Laura Cantini, vicepresidente della Provincia di Firenze con delega alle infrastrutture ha detto la sua: “La Provincia effettuerà i lavori di risanamento della Firenze-Pisa-Livorno anche nel secondo lotto del tratto fiorentino, compreso tra Empoli est e Ginestra. In pratica, nel secondo lotto della Fi-Pi-Li verranno effettuati tutti i lavori di risanamento strutturale della pavimentazione con l’introduzione dell’asfalto drenante e la sostituzione delle barriere di protezione, come già era stato fatto negli anni precedenti nei lotti 1 e 3”. Quindi il lotto centrale dei lavori sarà risanato come da progetto, senza aspettare l’intervento del project, attraverso un finanziamento regionale di circa 11 milioni di euro, ma la strada non sarà ampliata, resterà della stessa grandezza: “Inizialmente – ha continuato la Cantini – per quanto riguarda il lotto centrale del tratto fiorentino, il progetto della Provincia prevedeva invece il raddoppio del tracciato tra Montelupo e Empoli est. Ora questa ipotesi verrà abbandonata in virtù del fatto che la Regione Toscana sta preparando un bando di Project Financing per il raddoppio di tutta la Fi-Pi-Li. Un intervento complesso che in alcuni tratti, i più trafficati, potrà addirittura la realizzazione di 3 corsie di marcia più quella di emergenza. Ed il secondo lotto è proprio uno dei tratti in cui potrà essere realizzata la triplice corsia. A questo punto è chiaro a tutti che non aveva più senso che la Provincia intervenisse per la realizzazione del vecchio progetto, che era mirato al solo raddoppio tra Empoli est e Montelupo”.
 

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