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Stazione Foster, Ornella De Zordo parla di pericoli per i cittadini

Partendo dalla situazione verificatasi a Bologna per i lavori dell'AV, il capogruppo di "perUnaltracittà" Ornella De Zordo chiede chiarimenti sui possibili danni ai cittadini. La proposta è che "i monitoraggi dell'aria delle centraline siano resi pubblici e consultabili on line in tempo reale"

La stazione Foster da cui passerà AV, non è ancora sui binari giusti, almeno secondo l'intervento in Consiglio comunale della capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo. La consigliera mostra il precedente analogo della città di Bologna, partendo dai danni di salute ed economici dei cittadini per arrivare alla richiesta di poter visionare i riscontri del monitoraggio dell'aria delle centraline  da tutti in tempo reale.
“A Bologna il Tribunale civile dà ragione ai cittadini individuando nel cantiere della nuova stazione AV la causa dei danni e dei pericoli per la salute, e chiama in causa RFI e anche l’amministrazione comunale che non ha vigilato su ottemperanza delle prescrizioni e sulle mitigazioni ambientali previste per ridurre le polveri. A Bologna, dove i lavori sono cominciati da 5 anni ormai, i cittadini, esasperati, hanno presentato una causa civile e hanno abbandonato la zona di via Carracci in gran numero, così come hanno chiuso gli esercizi commerciali. Ora dovranno essere risarciti.

Non vogliamo che anche a Firenze si aspetti di verificare i danni per poi monetizzarli. Già ora, nella cantierizzazione dei lavori preparatori, ci sono segnalazioni per i disagi e i danni che si cominciano a riscontrare. In via Circondaria, zona del cantiere per la nuova stazione Foster, assediata dal traffico aggravato da un centinaio di camion al giorno – destinati ad aumentare – l’aria si fa pesante per smog e polveri, le finestre devono rimanere chiuse, i primi negozi cominciano a chiudere. In via Campo d’Arrigo, zona cantiere Campo di Marte, traffico, scarichi, polveri e rumori hanno già fornito l’anticipazione del clima dei prossimi anni: perché tutto questo durerà non meno di dieci anni. Intorno al cantiere dello “scavalco”, a Rifredi, iniziano le conseguenze della alterazione della falda: cantine che si allagano, venute d’acqua nei sottopassi.
Anche qui come a Bologna l’Osservatorio Ambientale è decaduto e non è ancora stato rinnovato malgrado la mozione che dava questo indirizzo e che era stata presentata da perUnaltracittà e approvata all'unanimità in Consiglio già nel luglio scorso. Nostre interrogazioni specifiche sui controlli e i monitoraggi hanno avuto risposte parziali e non soddisfacenti. Ora una mozione da noi depositata chiede che vengano effettuati frequenti controlli a scopo preventivo o sanzionatorio da parte di Arpat e Polizia municipale; che i dati del monitoraggio dell'aria delle centraline siano resi pubblici e consultabili on line in tempo reale. Peccato che il PD si sia opposto a che la mozione venisse discussa oggi in aula. Comunque lo sarà a breve, e verificheremo allora se la salute dei cittadini sta veramente a cuore ai consiglieri di quel partito che in Commissione Ambiente hanno in altri casi votato contro proposte analoghe. Ma al di là dei controlli, che ci devono essere ed essere severi, perché proseguire su una strada che si preannuncia disastrosa? Se in fondo si vede chiaramente un burrone, chi non invertirebbe la marcia?”.
 

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