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Finanziamento pubblico, la Corte dei Conti chiede la documentazione delle spese

Chiesta la documentazione delle spese effettuate tra il 2010 e il 2012. I gruppi consiliari avranno novanta giorni di tempo per il deposito dei conti

La Corte dei Conti vuole esaminare le spese effettuate dai gruppi consiliari dell’Assemblea Toscana. Per questo ha disposto che i presidenti dei gruppi consiliari documentino le spese effettuate coi finanziamenti pubblici erogati ai gruppi per gli anni 2010, 2011 e 2012 in attuazione della legge regionale 60 del 2000. Lo ha stabilito la sezione giurisdizionale accogliendo una richiesta ('istanza per resa di conto') della procura regionale per la Toscana. I gruppi hanno tempo 90 giorni per il deposito dei conti, ossia per la documentazione che giustifica le spese effettuate.

CONTROLLO - La Corte dei Conti svolgerà un suo esame e giudizio di merito che si concluderà, o con una pronuncia di ''discarico'', se tutto risulterà regolare, o con una condanna, se le spese non risulteranno documentate ed estranee a ''finalità di pubblico interesse''.

L'iniziativa della procura regionale, si spiega dalla Corte dei Conti della Toscana, non nasce da segnalazioni o accertamenti di illeciti nell'utilizzo dei finanziamenti, regolarmente deliberati dalla Regione, ma ''dal generale dovere di tutti gli 'agenti contabili' di dar conto del proprio operato''. Il ''giudizio di conto'', si spiega ancora, è normale espressione della giurisdizione della Corte dei Conti e mira a verificare, con esame in contradditorio della documentazione, la correttezza formale e sostanziale dell'impiego del denaro pubblico.

La procura regionale ha ritenuto di ravvisare nei confronti dei presidenti dei gruppi consiliari regionali toscani questo obbligo chiedendo, e poi ottenendo, dalla sezione giurisdizionale la fissazione di un termine per la presentazione dei conti.

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