Palazzo Vecchio e spese per comunicazioni di fine mandato, Draghi (Fdi) presenta esposto a Corte dei Conti
Si parla di quasi 700mila euro in tutto, Palazzo Vecchio precisa che è tutto lecito. Draghi (Fdi): "Sperpero di denaro pubblico"
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Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi ha presentato un esposto alla procura della Corte dei Conti di Firenze, lunedì mattina, in merito alle "comunicazioni di fine mandato" di Palazzo Vecchio, considerati "spot per il sindaco pagati dai cittadini".
Se le spese per le comunicazioni di fine mandato dopo i primi cinque anni furono di circa 120mila euro, in questo secondo mandato siamo a 594mila euro, ai quali si aggiungeranno altri 100mila euro, come reso noto dalla vice sindaca Alessia Bettini in consiglio comunale rispondendo ad un question time dello stesso Draghi.
"Si tratta dello 0,0028 per cento rispetto a due miliardi di euro di investimenti", ha detto Bettini, che rispetto alla cifra di cinque anni fa ha fatto notare come sia cambiata la normativa nazionale. Briciole, si dirà. Ma, in termini assoluti, quasi 700mila euro in tutto, soldi pubblici, stanziati con varie delibere.
Per "comunicazioni di fine mandato" che certo fanno comodo in tempi di campagna elettorale (Dario Nardella è indirizzato al parlamento europeo e Sara Funaro è in corsa per succedergli a Palazzo Vecchio). I denari sono rifluiti anche sulle comunicazioni istituzionali da diffondere tramite stampa, radio, tv locali, come non ha mancato di ricordare anche Renzi dalla Leopolda.
Palazzo Vecchio ha sottolineato che è tutto lecito e trasparente, per Draghi si tratta invece di un "non ammissibile sperpero di denaro pubblico". Quindi l'esposto alla Corte dei Conte.
