Moschea, Renzi: “Non vedo spazi nel centro storico, in questo momento”

Si è svolto nella serata di ieri all’Auditorium Stensen uno dei confronti più discussi degli ultimi mesi sulla questione moschea fiorentina. Presenti all’incontro l’imam Izzeddin Elzir, il rabbino Levi, il pastore valdese Pavel Gajewski, personalità cattoliche e l’assessore alla cultura Giuliano da Empoli. Le parole della guida spirituale islamica sono state di apertura verso la comunità gigliata, quasi un mettersi a disposizione, ricordando la cosa fondamentale ovvero la necessità di una struttura adeguata alla richiesta dei credenti. Sono circa 30mila i fedeli in città di cui circa mille praticanti assiduamente. Gli spazi esistenti non sono sufficienti a contenere i professanti del credo coranico, da qui il settembre scorso nacque l’esigenza di un adeguamento.

Sei mesi fa quando si presentò la questione ci furono polemiche, da alcune parti politiche, al contrario della Giunta comunale che si dichiarò favorevole, impugnando l’articolo della costituzione sulla libertà di culto. Le ipotesi di dove si potesse allocare la moschea sono state molteplici: Coverciano, Novoli, Castello e a San Lorenzo a Greve. Da ricordare l’approvazione di dicembre del piano a volumi zero, cercando la minima cementificazione e riutilizzando strutture preesistenti.  L’Imam ha parlato anche dei finanziamenti: verrà chiesto un aiuto alla Regione ma i fedeli saranno i primi a mettersi le mani in tasca. Il sindaco Renzi è apparso disponibile. ''Se la comunita' musulmana  ha un progetto, un'area, ha un investimento, noi siamo ben disponibili a ragionare'' ma  proprio sulla location ha precisato ''Non vedo spazi nel centro storico di Firenze per farla, in questo momento''.