Sottoattraversamento Tav: la copertura per eventuali danni è sufficiente?

Se il tunnel non sarà in vista e passerà sotto al manto stradale, con i piedi saldi al terreno rimangono le proteste contro quel sottoattraversamento Tav,  visto come necessario dalle amministrazioni. Se un comitato si è da tempo schierato sul NO e comincia a crearsi un clima ostile, con tanto di attentato sul cantiere, c’è chi usa la politica per farsi sentire.

Dario Locci, consigliere regionale del Gruppo Misto, pretende chiarezza sui costi definitivi dell’opera. Locci, fa sapere in una nota, ipotizza  un conto doppio al preventivato. “Eppure nonostante ciò si continua non prendere in considerazione l’alternativa del passaggio in superficie  eseguibile in tempi molto più rapidi e in grado di ridurre al minimo i costi, oltre che i rischi per la stabilità degli edifici”. Insomma la scelta fatta per la tramvia Firenze-Scandicci ma all’inverso: s'ipotizzò una metropolitana poi si finì con i binari in superficie.

Penali - Anche sulle costose penali che la Regione dovrebbe pagare alle imprese in caso di abbandono del progetto del sottoattraversamento, secondo il consigliere regionale, si continuerebbero a raccontare una serie di falsità. “Le penali in questione sarebbero ben poca cosa in confronto allo spreco di denaro pubblico messo in preventivo. Si parla di 100 milioni circa, costo del tutto sopportabile in relazione al fatto che il passaggio in superficie verrebbe a costare un decimo di quello in sotterranea”.
Il tono si alza su un’altra bufala, così le ha dipinte Locci, su eventuali rimborsi: “La polizza assicurativa stipulata da Fs ha un massimale di 10 milioni. Considerato che i palazzi considerati ufficialmente a rischio sono 250, ma stime non ufficiali parlano di almeno 400, le famiglie coinvolte potrebbero essere da 1.500 a 2.000. Il che significa 5-6000 euro di risarcimento a nucleo familiare. Una cifra ridicola”.