rotate-mobile
Politica Sesto Fiorentino

Sesto Fiorentino: nel 2013 portare la raccolta differenziata al 59%

Il Comune di Sesto Fiorentino intende portare la raccolta differenziata al 59% entro il 2013. L'assessore Banchelli chiede una riforma normativa sugli imballaggi

Nel Comune di Sesto Fiorentino, dove nascerà l’inceneritore di Case Passerini, si vuole aumentare la raccolta differenziata. Nel  2010 Sesto ha registrato una raccolta del 55,20%, adesso l’obbiettivo del 2013 sarà il 59%. La città, con meno di cinquantamila abitanti, intende accrescere la raccolta differenziata pro-capite da 419,70  a 465,72chili. Ancora distante dai numeri del modello Capannori, Comune diverso per conformazione, ma non per popolazione.
Nel 2013 Sesto Fiorentino si appresta a non conferire in discarica il 5,64% dei rifiuti indifferenziati, rispetto al 2010. Le previsioni sono contenute nel piano finanziario degli interventi relativi al servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani 2011-2013 approvato dal Consiglio comunale sestese nell’ultima seduta. Il piano indica nel dettaglio i singoli costi di gestione del servizio e individua le azioni che consentiranno di raggiungere questi obiettivi di miglioramento.
Si amplierà il sistema di raccolta porta a porta, portandolo nel centro storico e nella zona di Colonnata.  Esteso anche alle zone produttive Querciola e dell’Osmannoro, eliminando i cassonetti presenti. MODELLO CAPANNORI

DATI – I dati sono stati forniti dal Comune stesso: “Al termine del 2010 le raccolte porta a porta servivano 3340 utenze domestiche e 430 utenze non domestiche: gli interventi mirati all’introduzione del servizio nelle aree industriali coinvolgeranno complessivamente circa altre 500 utenze non domestiche. Il piano illustrato in Consiglio dall’assessore all’ambiente Andrea Banchelli stima anche un lieve incremento della produzione annua di rifiuti indifferenziati, causato dalla crescita dei consumi e degli imballaggi. Nel triennio in questione è stato previsto un picco nel 2011 (21.400 tonnellate, con un +3% rispetto al 2010) e un graduale decremento a partire dal 2012”.“Per un’effettiva riduzione della produzione - ha spiegato Banchelli - appare necessaria una riforma normativa a livello comunitario e nazionale, che stabilisca una nuova disciplina in materia di imballaggi, in particolare per quanto riguarda i beni durevoli”.

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sesto Fiorentino: nel 2013 portare la raccolta differenziata al 59%

FirenzeToday è in caricamento