Sesto, il Pd espelle i "ribelli": sfiduciarono la sindaca Biagiotti

Sono stati espulsi dal coordinamento metropolitano fiorentino del Partito democratico gli otto consiglieri comunali, "rei" di aver sfiduciato il sindaco Sara Biagiotti del Comune di Sesto Fiorentino. La decisione ha impegnato la Commissione di garanzia fiorentina del partito. E’ quanto avvenuto ieri sera, dopo il deferimento arrivato all’indomani della sfiducia: la commissione ha deliberato la decisione con tre voti contro due, stabilendo "la cancellazione dall'anagrafe degli iscritti e dall'albo degli elettori di tutti e otto i consiglieri comunali". Sono Diana Kapo, Antonio Sacconi, Giulio Mariani, Laura Busato, Gabriella Bruschi, Maurizio Ulivo Soldi, Aurelio Spera e Andrea Guarducci, che si erano resi promotori della mozione di sfiducia assieme a quattro consiglieri di Sel e ad uno del gruppo misto, fuoriuscito dal movimento cinque stelle.

Gli espulsi sono accusati di non aver mai sottoposto la mozione di sfiducia all discussione e alla votazione all'interno del Pd. "E’ una sconfitta per tutta la politica e un momento di grande amarezza”, ha commentato il segretario Fabio Incatasciato, che si dice pronto al “rilancio” del partito sestese, con il commissario Lorenzo Becattini, in vista delle elezioni della prossima primavera: Sara Biagiotti ha già fatto sapere di volersi ricandidare.

Il commento degli espulsi è capitanato dall’ex capogruppo Giulio Mariani, in un amaro pensiero su Facebook, postato insieme alla foto di tutte le tessere del Pd e dei Giovani democratici dal 2007 ad oggi (nella foto): "Ad una cosa non ho mai smesso di rinunciare in tutti questi anni - scrive - le mie idee e le mie scelte sono sempre state libere. Perché per me non esiste buona Politica senza libertà. Grazie tante per i messaggi, alcuni davvero bellissimi. Tranquilli comunque non muore nessuno: 'Chi ha compagni non muore mai’”.