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Musei chiusi a Pasqua? Nardella non ci sta: "Il ministero garantisca apertura"

Il sindaco: "Io non voglio pensare, davvero, che si possa arrivare ad avere gli Uffizi chiusi a Pasqua. Non sta a me dirlo, ma in quel caso, se ci fossero le condizioni per garantire comunque l'apertura, sarebbe utile che il ministero le prendesse in considerazione"

“Io non voglio pensare, davvero, che si possa arrivare ad avere gli Uffizi chiusi a Pasqua. Non sta a me dirlo, ma in quel caso, se ci fossero le condizioni per garantire comunque l’apertura, sarebbe utile che il ministero le prendesse in considerazione”. Così il sindaco di Firenze, Dario Nardella, risponde ai giornalisti sull’ipotesi precettazione per neutralizzare gli effetti dello sciopero proclamato nel week-end di Pasqua (4 – 5 aprile) dai lavoratori di Opera Laboratori Fiorentini (circa 400 lavoratori, 314 con contratto a tempo indeterminato), la società che gestisce i servizi aggiuntivi in 17 musei statali del capoluogo toscano, tra cui Uffizi. Quest’anno Pasqua, inoltre, è investita dall’iniziativa del Mibac, domenica gratis al museo: “Rischiamo quindi- sottolinea il sindaco come riportato dall'Agenzia Dire- una situazione di vera e propria emergenza, con code lunghissime che, chiusi gli Uffizi, si determineranno negli altri musei. Dunque un fallimento anche dell’iniziativa nazionale della domenica gratis nei musei, che invece dovrebbe essere un grande momento di festa e di promozione del nostro patrimonio culturale”.

“LA CLAUSOLA CI SARA’” – “Il ministro Franceschini- continua sullo merito della vertenza- mi ha ribadito quello che ha già detto ai lavoratori: il ministero è intenzionato a garantire con la clausola sociale la continuità nel rapporto di lavoro anche nel caso cambi il concessionario. Spero che questa rassicurazione, che mi auguro si possa rafforzare nei prossimi giorni, sia sufficiente”. Anche perché, sottolinea il primo cittadino, “è necessario sventare l’evenienza dello sciopero che sarebbe davvero un boomerang per tutta la città di Firenze”. Da qui il rinnovato appello a Cgil e Uil: “prendere ciò che c’è di buono in tutta questa vicenda, la parola del ministro che è il primo responsabile della gestione del patrimonio culturale, quindi la persona più deputata ad offrire rassicurazioni in questo campo”. Per Nardella, infatti, le parole di Franceschini “non sono ambigue” ma si tratta “di impegni effettivi, oggettivi, presi, tra l’altro, alla presenza dei senatori Pd Andrea Marcucci e Rosa Maria Di Giorgi”.

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