Sciopero scuole dell'infanzia, Nardella: "Non si usano bimbi sotto elezioni"
Il sindaco nel giorno dello sciopero delle scuole dell'infanzia: "L'infanzia non si usa elettoralmente, ed è la mia risposta a chi dice che non si appalta. Noi apriamo al privato sociale per aumentare quantità e qualità del servizio"
La scuola dell’infanzia sciopera e il sindaco di Firenze, Dario Nardella, passa al contrattacco: "L'infanzia non sciopera e non si usano i bimbi per le campagne elettorali. Lo sciopero di oggi ha come effetto quello di creare tanti disagi a molte famiglie. Mi sono arrivate molte mail e lettere di genitori a disagio perché costretti a tenere i loro figli a causa del disservizio che i sindacati hanno creato con questo sciopero”. Per Nardella, che torna sul motivo centrale del malcontento di insegnanti e genitori, la protesta “l’Infanzia non si appalta”, “chi parla di privatizzazioni è in mala fede e fa campagna elettorale, il che non stupisce perché siamo a 5 giorni dalle elezioni. Invito insegnanti e genitori a non farsi utilizzare per tornaconti elettorali di partiti, movimenti o candidati. L'infanzia non si usa elettoralmente, ed è la mia risposta a chi dice che non si appalta. Noi apriamo al privato sociale e non a imprese profit per aumentare quantità e qualità del servizio scolastico del pomeriggio".
Il sindaco di Firenze ha anche ricordato come "la collaborazione pubblico e privato è prevista dalla lettera C all'articolo 118" della Costituzione. "La C non si può usare a giorni alterni quando difende la scuola pubblica, e non quando difende la sussidiarietà pubblico privato. Il sindaco di Firenze non permetterà che i bambini fiorentini siano utilizzati per campagne elettorali o lotta politica. Siamo primi su molti ambiti dell'infanzia, da nidi a materne, per costi, qualità dei servizi e liste d'attesa e io intendo mantenere questo livello di qualità".
