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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Treni, Rossi: "Trasporto regionale abbandonato in favore dell'Alta velocità"

Il presidente della Regione: "A livello centrale se ne occupano solo quando c'è da tagliare i finanziamenti o per decidere l'aumento dei biglietti"

“Mi sono rotto le palle” di Trenitalia. Così il governatore della Toscana, Enrico Rossi, la scorsa settimana. Una polemica durissima rivolta all’amministratore delegato di Fs, Mauro Moretti. Nel merito della questione, Rossi si è lanciato nella difesa delle corse regionali su treni “che fanno letteralmente schifo”. E ancora: treni regionali, in ritardo, sporchi, vecchi, da cui scendono i lavoratori e gli studenti: “treni, in ritardo, sporchi, vecchi, da cui scendono i lavoratori e gli studenti”. Da qui la proposta, con tanto di polemica. Durissima: “Propongo che si metta una tassa progressiva sui treni dell'Alta Velocità per coloro che viaggiano in prima classe, o come diavolo si chiamano business, vip, class e altro ancora con queste parole idiote e classiste”.

Il tema è caldo. Ieri i parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno raccolto un serie di interviste all’interno di una delle corse più sovraffollate delle tratte toscane, il 6604 da Chiusi a Pistoia passando per Firenze. E sempre ieri Rossi, attraverso il suo blog, è tornato sull’argomento: “Siamo di fronte ad una grande ingiustizia: il trasporto regionale ferroviario che riguarda milioni di lavoratori e studenti è abbandonato. A livello centrale se ne occupano solo quando c’è da tagliare i finanziamenti o per decidere l’aumento dei biglietti. Siamo di fronte ad un evidente violazione del diritto sociale alla mobilità”.

Rossi lamenta di non aver avuto risposte adeguate alle istanze avanzate. Secondo il presidente toscano “ora è il momento di fare del trasporto locale su ferro una grande questione nazionale, prima che sia troppo tardi e che la rabbia dei pendolari, già così grande, superi ogni limite e sconfini ancora una volta nella sfiducia verso la politica e le istituzioni”. I pendolari toscani, ricorda, sfiorano i 3 milioni al giorno e sono in aumento a causa della crisi. Rossi avverte inoltre che “questa mia battaglia per i treni regionali continuerà con sempre maggiore impegno” e annuncia di voler inviare una lettera “a tutti i parlamentari eletti nella nostra regione, ponendo questi quesiti. Sono sicuro – ha concluso – che mi risponderanno e che si impegneranno per trovare le soluzioni più adeguate”.

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