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Regione, Enrico Rossi alla prova fiducia propone il "patto di fine legislatura"

Si tratta di un decalogo fatto per punti con a capo la riforma della legge elettorale toscana: "Voglio verificare se c'è nella maggioranza la volontà politica di realizzare questi obiettivi. Le condizioni per questo rush finale ci sono tutte"

Questo pomeriggio Matteo Renzi si è presentato al Senato per chiedere la fiducia per il suo Governo. Domani pomeriggio il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, si presenterà in Consiglio regionale per una verifica di maggioranza. Una sorta di fiducia programmatica dedicata a quest’ultimo anno di legislatura.

Renzi, Rossi e un accordo che sta facendo fibrillare il Pd. Sì perché il rimpasto in giunta concordato tra i due (con Stefania Saccardi, renziana di ferro, che si è sistemata alla vicepresidenza regionale, con tanto di super assessorato alle politiche sociali, tramite siluramento di Targetti, Allocca, Scaletti) ha fatto rumore. Troppo per il Governatore, che ha preteso questo passaggio in aula. E che in questo pretende i numeri: pena, le elezioni anticipate a maggio con tanto di primarie. ‘O con me o tutti a casa’, avrebbe minacciato nel vertice interno al partito. Con lui, per adesso la stretta di Renzi appare allentata. Il tutto senza troppe illusioni: nei prossimi mesi andrà in scena proprio tra Renzi e Rossi l’inevitabile braccio di ferro, con il primo che, in ottica elezioni 2015, potrebbe spingere per Dario Parrini – attuale segretario del Pd toscano – o la stessa Stefania Saccardi; con Rossi che proverà a resistere all’assalto della cordata del rottamatore per lanciarsi verso il bis.

Per adesso, tuttavia, la partita si è congelata. Per poco, ma si è congelata. Così Rossi ha messo nero su bianco le 10 cose da fare in questo ultimo anno di legislatura. Oltre all’approvazione della nuova legge elettorale, “che considero la priorità delle priorità”, la sua proposta si strutturerà in 10 tappe:

1. Le norme per il governo del territorio;
2. il piano del paesaggio;
3. il piano ambientale ed energetico;
4. il piano regionale dei rifiuti e delle bonifiche;
5. il piano socio-sanitario integrato;
6. la disciplina per la difesa della costa e degli abitati costieri;
7. il testo unico su parchi, aree naturali protette e biodiversità;
8. la modifica della legge su cave, torbiere e miniere;
9. il riassetto dell’ordinamento istituzionale regionale;
10. la disciplina del sistema di edilizia residenziale pubblica e sociale e modalità di assegnazione e definizione dell’affitto.

“Voglio verificare – ha scritto – se c’è nella maggioranza la volontà politica di realizzare questi obiettivi. Le condizioni per questo rush finale ci sono tutte”.

ROSSI – Per il governatore “si tratta di certificare la volontà di accelerare il passo per offrire e consolidare questi risultati alla società toscana. Oppure, viceversa, verificare che non esistono le condizioni per affrontare questo scatto finale". "Conta insomma - scrive ancora Rossi - la volontà politica perché le condizioni per questo rush finale ci sono tutte, a mio parere".

Quanto al cambio della Giunta regionale, Rossi in quel che sarà il suo intervento in Consiglio spiega di aver valutato “la necessità di un rilancio dell'azione di governo in questo finale di legislatura, con l'immissione di forze nuove che ci consentiranno meglio di perseguire l'obiettivo”.

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