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Rossi: "Legalizzamo le droghe", è bufera sul governatore

"Cannabis terapeutica primo passo". Il sottosegretario Toccafondi e Donzelli all'attacco

"L'uso terapeutico della cannabis è il primo passo di un cammino che spero non si fermi. In Toscana la cannabis rientra di diritto tra le opportunità di cura offerte dal servizio sanitario. Credo che iniziare a ragionare di una sua legalizzazione sia il prossimo passo da fare". A scriverlo sul suo profilo Facebook è stato il governatore della Toscana Enrico Rossi, all’indomani dell’approvazione in giunta regionale del provvedimento che introduce la cannabis terapeutica a pieno diritto nel sistema sanitario toscano. "Otterremo così, come mi ha raccontato John Hickenlooper, governatore del Colorado - ha aggiunto Rossi - un doppio risultato: spezzare il ciclo dello spaccio e aumentare le entrate fiscali per potenziare i servizi ai cittadini”.

Dichiarazioni che hanno scatenato le polemiche dei politici dalle posizioni più proibizioniste. "Io sono assolutamente e decisamente contrario - ha detto il sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi - Rossi vada a parlare con i ragazzi e con i genitori dei ragazzi che si sono sentiti male questi ultimi mesi, vada nelle comunità di recupero a dialogare con gli adolescenti che hanno iniziato proprio con la cannabis, si faccia un giro nei centri di aiuto dove troverà ragazzi ma anche bambini che da una 'canna e basta' hanno visto la propria vita distrutta". "Non si può prendere alla leggera questi temi - conclude Toccafondi - magari con l’argomentazione che se legalizzi la cannabis entrano più soldi e si spezza il ciclo dello spaccio. Se una cosa fa stare male, uccide, distrugge le vite di intere famiglie va vietata. Punto e basta”.

Per il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Toscana Giovanni Donzelli, “sulla legalizzazione delle droghe Enrico Rossi ha calato la maschera: dei malati da curare con l'utilizzo terapeutico della cannabis non gli interessava niente. Il suo è un messaggio criminale: è gravissimo che le istituzioni giustifichino, anche solo con delle dichiarazioni, l'utilizzo delle droghe, un messaggio pericolosissimo nei confronti dei giovani". "La sinistra che rappresenta il Partito democratico evidentemente vorrebbe intontire con la droga i ragazzi dall'incapacità e dalle porcate di una classe politica che sta rubando il futuro alla nostra terra e alle nuove generazioni - conclude Donzelli - non vorremmo che il Presidente della Regione Toscana avesse anche lui fumato prima di pronunciare quelle parole". 

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