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Martedì, 30 Aprile 2024
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Renzi "va diritto" sul riassetto di San Lorenzo e sulla tassa di soggiorno

Ieri mattina l'incontro con i commercianti del mercato, hanno tempo fino al quattro di luglio per presentare una loro proposta, sulla tassa di soggiorno il comune va non intende fare un passo indietro

San Lorenzo e tassa di soggiorno continuano a far discutere e parlare. A dialogare è disposto anche il sindaco Renzi, almeno per un po’. Ha una clessidra in mano, fino a quando scorrerà la sabbia sarà disposto a dibattere con tutti; purchè breve è disposto ad affrontare anche un processo partecipato. Scaduto il tempo, Renzi e la Giunta andranno avanti per la loro strada. Questo in estrema sintesi è scaturito dall’incontro tenutosi ieri mattina a Palazzo Vecchio tra il primo cittadino ed i rappresentanti delle bancarelle di San Lorenzo. Più nel dettaglio, entro il quattro di luglio Renzi ha invitato i commercianti a presentare una proposta su cui confrontarsi: se ci sarà il Comune ne prenderà atto ed intavolerà con le parti un percorso ragionato, altrimenti fin dal dieci di agosto, San Lorenzo per l’appunto, inizieranno i percorsi di riqualificazione previsti da tempo.
“Le promesse vanno mantenute – ha affermato il sindaco – non si può continuare a vedere un area così bella come quella di San Lorenzo ridotta così male”.

Un concetto, quello della riorganizzazione, che per Renzi passa dal decoro, alla pulizia, da una gestione degli spazi meno invasiva ed ingombrante, al riassetto urbano (“c’è delle buche che ci si perde”), ed infine per la proposta commerciale: “Ci sono alcune bancarelle che vendono cose molto belle, ma come sempre ci sono i furbi che vendono robaccia”. Così la scelta di operare su quell’area, possibilmente lontano dalle polemiche: “siccome tutti dicono che voglio fare tutto da solo, abbiamo proposto che da qui al quattro luglio i commercianti abbiano la possibilità di presentare un progetto. Se lo presenteranno bene, altrimenti presenteremo il nostro; entro fine luglio andremo in Consiglio, e fin dal dieci agosto, che è il giorno di San Lorenzo, si parte con la riorganizzazione”.

La polemica non sembra destinata a finire, e le parti, anche a seguito dell’incontro di ieri mattina, paiono distanti. Se riqualificazione vuol dire mutare il percorso o “traslocare” la propria attività, il dialogo è già morto prima di partire. I titolari dei banchi, in un incontro della scorsa settimana, si sono trovati tutti uniti in un punto, per loro irrinunciabile: da lì non vogliono muoversi. Ieri, tuttavia, il sindaco è stato chiaro: “mi dispiace per loro; l’idea di andare a fare le assemblee e di dire si fa come si vuole noi non funziona. Siamo disponibili a ragionare, purché alla svelta, il quatto luglio è domani mattina, bisogna correre. Non si può pensare che vengano al tavolo e ci dicano ‘o così o si va via, oppure, ‘si va dall’avvocato’. A chi lo dice, noi rispondiamo andate, faremo da soli, non abbiamo paura”. Renzi, quindi, non fa un passo indietro, anche in chiave elettorale, numerica: “Potrò perdere dei voti a San Lorenzo, ma io son convinto che la stragrande maggioranza dei fiorentini vuole un mercato come quello di una volta”.

TASSA DI SOGGIORNO. Agli albergatori questa misura non piace, sono pronti a dar battaglia in tutte le sedi, compreso il Tar. Il sindaco taglia corto ed annuncia che l’amministrazione continuerà ad “andare diritto” per la strada imboccata. La Tassa entrerà in vigore dal primo luglio e a quanto pare potrebbe portare nelle casse di Palazzo Vecchio circa dieci milioni per quest’anno e diciotto nel prossimo anno. “Siamo alle solite – ha dichiarato il primo cittadino – quando un’amministrazione cerca di fare, c’è sempre chi ricorre al Tar. Noi non vogliamo mettere tasse ai cittadini, ma chiediamo un piccolo contributo di un euro a stella a chi viene a dormire a Firenze, come accade in tutto il mondo dove c’è la city tax. È una cosa che c’è già a Roma e che Firenze ha il diritto di avere. Oggi si mettono di traverso gli albergatori che, tra l’altro, grazie al lavoro di questa amministrazione hanno un aumento di presenze nei loro alberghi che è impressionante. Potranno protestare, litigare noi si va a dritto”.
 

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