Mercato di San Lorenzo, il consigliere Stella: “Renzi un novello Cesare”

Palazzo Vecchio tira dritto, a testa bassa, ma anche pronto ad ascoltare i commercianti in rivolta. Le linee marcate sono le stesse dei mesi scorsi valorizzare il mercato di San Lorenzo e ridurre i cosiddetti banchini.
Ieri doppio incontro tra il sindaco Renzi e gli operatori di categoria tra cui Confesersenti, Cisl, il presidente dell’Istituto Lorenzo de Medici e l’associazione Insieme per San Lorenzo.
Manca poco alla presentazione del piano studiato per l’aggiornamento dell’agorà gigliata, che stasera ospiterà lo stesso sindaco durante i festeggiamenti di San Lorenzo. Più diretto il consigliere Marco Stella, affibbiando al sindaco la nuova veste di abile stratega. Renzi è stato etichettato come un “novello  Cesare”. La “tattica” utilizzata dal primo cittadino sarebbe quella del dividi et impera: “Come Caio Giulio Cesare, Matteo Renzi da Rignano segue la logica perseguita dal senatore romano: il modo migliore per evitare che popoli sottomessi si coalizzassero e si ribellassero all'invasore era far sì che rivaleggiassero tra di loro concedendo a chi un privilegio e a chi un altro".

 L’annuncio proprio a seguito del doppio incontro di ieri, perché non uno solo? Stella si chiede anche per quale motivo non siano state convocate tutte le sigle sindacali. Poi in odor di reminiscenze romane arriva una nefasta previsione sibillina: "Siamo all'assurdo – conclude Stella -, non solo il sindaco ha scelto di voler togliere oltre 250 attività su area pubblica dal centro, ma ora pretende anche di scegliersi gli interlocutori per parlare di San Lorenzo. Se si parla di San Lorenzo lo si faccia ad un tavolo dove tutti sono rappresentati, alla luce del sole e non in stanze chiuse. Chiudere 250 attività - conclude - significa mettere per strada oltre 1000 persone. Renzi passerà alla storia per aver effettuato il più grande licenziamento di massa mai avvenuto".