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Renzi vince le primarie del Pd

Il sindaco di Firenze, un anno dopo la sconfitta contro Bersani, si è preso il Pd. Da questa sera, Renzi, da sindaco di Firenze, si caricherà sulle spalle il destino della sinistra italiana

Il sindaco di Firenze Matteo Renzi, come era nelle previsioni, è il nuovo segretario del Pd. Rispettando dunque i sondaggi il ‘rottamatore’ ha ricevuto 69% delle preferenze. Una vittoria netta sugli altri due candidati: Gianni Cuperlo ha ottenuto il 18% mentre Pippo Civati, in ascesa negli ultimi giorni, si è fermato al 13 (i dati ancora non sono definitivi ma in corso di scrutinio).

Comitato Renzi (1)-2Il nuovo segretario del Pd è atteso intorno alle 22.30 all’Obihall di Firenze. È qui che Renzi ha scelto di festeggiare la nuova carica, arrivata dopo una competizione elettorale sicuramente sottotono – dal punto di vista dell’incertezza – rispetto alle primarie del 2012. Contrariamente alle aspettative, invece, è stata ampia l’affluenza che si è attestata intorno ai 3 milioni di elettori, di poco inferiore rispetto allo scorso anno.

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Nella sua regione, in 730 seggi scrutinati su 1904 totali, Renzi è al 79,6%, Cuperlo all'10,7% e Civati al 9,6%.

PRIMARIE PD: VINCE RENZI, LA FESTA ALL'OBIHALL

RENZI - Le prime parole da segretario arrivano via Twitter: "Giornata difficile da dimenticare...."

LE PRIME PAROLE DI RENZI DA SEGRETARIO (QUI IL VIDEO) “Oggi non finisce la sinistra, finisce una classe dirigente. Che ha fatto la sua parte. Ma che ora si deve fare da parte. Ora tocca a noi guidare la macchina”. Renzi, da capitano, scrive subito i comandamenti del nuovo corso della sinistra. E mette le cose in chiaro: “Tocca ad una nuova generazione. Basta sentire raccontare la loro storia. Oggi bisogna iniziare a scrivere una storia nuova. Noi non cambieremo gruppo di potere. Tutti questi voti li abbiamo avuti per scardinare il sistema, non per sostituire il loro gruppo dirigente con il nostro”. E ancora: “Anche il sindacato deve cambiare con noi”. Grillo usò la metafora della “scatoletta di tonno”. Renzi, ci va meno duro ma resta deciso: “Abbiamo avuto questi voti per scardinare un sistema. Non può bastare essere iscritto al club degli amici per amici per avere un ruolo, non sostituiremo un gruppo dirigente con un altro. Non c’è amicizia più grande di chi dice le cose in faccia”.

IL DISCORSO DI RENZI ALL'OBIHALL

LEGGE ELETTORALE – “Ai teorici dell’inciucio diciamo: vi è andata male. Forse qualche politico neocentrista di lungo corso aveva tenuto in serbo una bottiglia per brindare, dopo la sentenza della Corte Costituzionale sul Porcellum. Ma stasera quella bottiglia glie la abbiamo mandata di traverso. Il bipolarismo è salvo”.

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