rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Centro Storico / Via Porta Rossa

Renzi finisce in vetrina e presta il volto a Obama, Berlusconi e al Papa

Si tratta dell'ennesima provocazione dell'argentiere fiorentino Pampaloni che ha dedicato un allestimento polemico al sindaco di Firenze impegnato nella corsa per le primarie

Renzi, sempre Renzi. Da sindaco a ‘fenomeno’. Giro d’Italia in camper, televisioni, radio, web, facebook. Si prende spazio, gli concedono spazio, all’interno di una sorta di grande fratello della politica italiana. Non una semplice campagna elettorale pro-primarie e poi, semmai, verso Palazzo Chigi, ma un vero e proprio trip mediatico. In Italia, soprattutto in Italia, ma anche qui a Firenze, dove il dibattito impazza. Chi sarà il dopo Renzi? Oppure: è giusto, possibile, governare una città e nel contempo dedicare spazio e tempo ad una partita così impegnativa? Vedremo.

Di certo c’è che dopo essersi infilato in ogni piattaforma comunicativa, Renzi è finito in vetrina. Una provocazione vera e propria a firma Gianfranco Pampaloni, il noto argentiere fiorentino avvezzo a questo tipo di ‘creazioni’. E così, immerso nell’argenteria, è esposto un cartellone dal titolo inequivocabile: “Il sindaco universale”. E guardando bene le immagini si comprende subito il perché. Attraverso curati fotomontaggi, Renzi ‘presta’ il suo volto a Silvio Berlusconi (Arcore), Barack Obama (Washington), Benedetto XVI (Roma), Massimo D’Alema (Gallipoli), Antonio Di Pietro (Montenero), Beppe Grillo (Genova), per arrivare allo stesso avversario per la guida del centro-sinistra, Pierluigi Bersani (Piacenza).

Finita qui? Nemmeno per sogno. C’è il tempo per altre due caselle. Nello spazio riservato a Bari, Renzi non si sovrappone al volto di Nichi Vendola, ma ad una sposa in abito bianco. Poco più sotto troviamo Firenze. Per il capoluogo toscano nessun fotomontaggio ma solo la ‘silhouette’ maschile identica a quelle usate sui profili dei socialnetwork, quando ancora non è stata caricata la foto dell’utente. Praticamente un profilo senza volto, irriconoscibile. A contornare ‘l’opera’ la scritta ‘FIRENZI’ barrata in rosso, pari pari ai cartelli stradali che indicano la fine del territorio comunale. Un cartello che simbolicamente sembra ne possa introdurre un altro: ROMA. E non è difficile rintracciare la polemica fotografica non troppo sottile.

Renzi finisce nella vetrina dell'argentiere Pampaloni

PAMPALONI – Non è la prima volta che l’argentiere si cimenta in questo tipo di operazione dal messaggio critico o polemico, sicuramente discusso. Fu lui che nel recente passato inventò le “liste di nozze impossibili” corredata da immagini che ritraevano Pietro Pacciani con Madre Teresa e Margherita Hack con il Mago Otelma. E sempre Pampaloni fu l’autore della vetrina in cui campeggiavano le foto di alcuni gerarchi nazisti che si erano rifugiati in America Latina. In quel caso ci fu un vero e proprio scontro con Palazzo Vecchio che gli chiese di rimuovere l’allestimento. All’epoca ‘l’artigiano’ spiegò che l'intento era proprio quello di ricordare la rotta di fuga dei criminali del Terzo Reich.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Renzi finisce in vetrina e presta il volto a Obama, Berlusconi e al Papa

FirenzeToday è in caricamento