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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

No del sindaco Renzi al software per le mail: "Rispondo da solo"

Gli uffici comunali hanno stanziato 15 mila euro per l'acquisto di un software di risposta automatica alle mail che i cittadini inviano al sindaco Renzi, che però si oppone dicendo di non saperne niente

Dice che non ne sapeva niente e che alle mail lui risponde da solo. Fatto sta che gli uffici comunali hanno stanziato 15 mila euro per l'acquisto di un software in grado di rispondere automaticamente alle missive elettroniche inviate dai fiorentini al primo cittadino Matteo Renzi che, d'altronde, ha sempre fatto della comunicazione diretta con i suoi elettori un punto forte della sua azione politica. “Aronne” è il nome del programma che in sostanza si sarebbe dovuto occupare di fornire risposte automatiche, eliminare le mail offensive e smistare agli operatori competenti quelle riguardanti un tema specifico.

La notizia è arrivata dal consigliere d'opposizione Tommaso Grassi del gruppo Spini  che ha denunciato la spesa di Palazzo Vecchio. Il sindaco da parte sua ha dichiarato, adesso che è venuto a conoscenza dello sperpero, che destinerà quei soldi  “alle scuole fiorentine” e, arrabbiato non poco, ha fatto sapere, tramite il suo ufficio di comunicazione, che ha sempre risposto “personalmente alle mail che i cittadini gli hanno scritto e che non ha mai utilizzato alcun programma di risposte preconfezionate. E tutto ciò è facilmente verificabile con le migliaia di cittadini che in questi mesi hanno ricevuto argomentate e puntuali risposte. L’unico rammarico è quello di essere un po’ indietro con le risposte” ma si è già impegnato “per provare a ridurre questo ritardo" e riuscire, dopo aver risposto direttamente a 25 mila mail dall'inizio del mandato, a dare risposta alle 5 mila ancora in attesa.

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