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Renzi si ricandida a sindaco di Firenze? "Sì, ma c'è ancora un anno..."

Il sindaco: "Credo si voterà il 25 maggio 2014. Vedo cittadini abbastanza soddisfatti invece, lo sono molto meno io; la riorganizzazione dei servizi sta procedendo, ma non sono mai contento"

Matteo Renzi non può fare il primo ministro. Per ora. Attualmente, infatti, la casella è occupata da Enrico Letta, alla guida del governissimo e alle prese con gli umori di Silvio Berlusconi e del suo Pd. Non può fare il segretario del Pd. Dopo Bersani, i democratici hanno scelto Epifani in veste di traghettatore. Non vuol fare il segretario del Pd, figura d’apparato poco congeniale a chi ama fare il battitore libero, magari carismatico. Per questo non sarà direttamente della partita che si inaugurerà a luglio per concludersi entro ottobre. Anche se, è chiaro, premerà per potare al vertice o quantomeno immediatamente accanto al vertice qualcuno dei suoi. Giusto per dire la sua quando ci sarà da cambiare lo statuto del Pd e stillare le regole delle prossime primarie. E non vuol fare il presidente dell’Anci.

FIRENZEChe resta? Firenze, l’ufficio a Palazzo Vecchio. Che ha una scadenza, maggio 2014. Poi ci sarà da rinnovare l’inquilino. Renzi si dice della partita. Si ricandiderà a sindaco?, gli hanno chiesto giusto questa mattina i giornalisti a margine della cerimonia di commemorazione per l’anniversario della morte di Savonarola. “Sì, ma c’è ancora un anno davanti per lavorare: credo si voterà il 25 maggio 2014”. E ancora: “Vedo cittadini abbastanza soddisfatti – ha aggiunto Renzi – invece, lo sono molto meno io; la riorganizzazione dei servizi sta procedendo, ma non sono mai contento, penso che si possa fare di più ed è quello che proverò a fare in questo anno”.

Tutto vero; tutto stando alla finestra a guardare cosa combina l’amico Letta. Se farà bene – cosa auspicata in tutte le sedi dal sindaco – i tempi si allungheranno. Prendendo per buono questo scenario, la corsa per Firenze diventerebbe inevitabile. Altra storia se le larghe intese si dovessero esaurire nel breve. A quel punto Renzi lascerebbe la fascia tricolore per buttarsi anima e corpo sul treno che porta a Palazzo Chigi.

DDL ZANDA,FINOCCHIARO – E non è un caso se proprio quella finestra è continuamente affacciata su temi e questioni nazionali. Come questa mattina, quando in collegamento con Radio Montecarlo, non ha mancato l’appuntamento per bacchettare il Pd: “Lo dico da iscritto al Pd: per vincere non possiamo squalificare gli altri. Dobbiamo convincere gli italiani, vincere con le nostre idee, non con i giochini e i regolamenti”. Così a riguardo del ddl Zanda-Finocchiaro e l’ipotesi che Silvio Berlusconi sia dichiarato ineleggibile. “E' allucinante – ha continuato – pensare di fare un provvedimento 19 anni dopo che Berlusconi è stato eletto per la prima volta, ed è sempre stato rieletto da allora, solo per farlo fuori; ed è allucinante dire che i movimenti non possono correre alle politiche”.

‘RENZIE’ – E per quel che riguarda il servizio su ‘Chi’, l’imitazione di Fonzie e il nuovo Renzi, o meglio ‘Renzie’: “Mi piace molto l’idea di poter sdrammatizzare e ‘demitizzare’ i politici''. Secondo il sindaco, che ha fatto riferimento al film ‘No’ dedicato alla campagna contro Pinochet per il referendum cileno del 1988, i politici “troppo seriosi” poi “fanno una brutta fine”.

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