“Non vado in consiglio comunale per scelta”. E ancora: “Non posso perdere un pomeriggio per schiacciare un bottone”. E se non bastasse: “Per ogni seduta c’è di mezzo un gettone e allora si fanno discussioni sul niente”. Matteo Renzi, ieri mattina ad Agorà, su Rai3, si è difeso così dall’accusa di assenteismo mossagli da un elettore del Movimento 5 Stelle. Di mezzo il ruolo e la centralità del Consiglio comunale di Palazzo Vecchio che, a vederla seguendo la logica del sindaco, andrebbe rivisto, almeno nel metodo. Riformato, o meglio ‘rottamato’. Parole durissime che hanno sollevato il polverone.

RENZI ATTACCA IL CONSIGLIO COMUNALE

Tanto che sulla vicenda è intervenuto anche Eugenio Giani, il presidente dell’assemblea cittadina comunale. Si è trattato, ha affermato Giani, di “un equivoco”, ma “sono convinto che il sindaco debba essere un po' più presente in consiglio”. “È una dichiarazione shock – ha continuato – nella buona fede del consigliere comunale che vive con passione profonda il proprio lavoro, e ritiene che il consiglio svolga una funzione fondamentale di indirizzo”.